Ponte Fabricio è uno dei ponti più antichi di Roma, unitamente a Ponte Milvio e a Ponte Sublicio, la cui origine si attesta, molto presumibilmente, intorno al I secolo a. C.
La sua funzione originaria ed attuale è quella di collegare l’ Isola Tiberina con la città di Roma sul versante del Lungotevere de’ Cenci.
Su uno dei lati del Ponte Fabricio sono situate due sculture di marmo dette anche comunemente sculture dei “Quattro Capi”.
Invero, secondo la tradizione intorno al 1500 Papa Sisto V affidò i lavori di restauro del Ponte a quattro architetti dell’epoca, i quali durante l’esecuzione del mandato dettero vita a numerosi ed accesi litigi, sovente per futili motivi.
Al termine dei lavori di restauro, Papa Sisto V, esasperato dalla situazione, condannò i quattro architetti alla decapitazione proprio sul Ponte Fabricio che avevano appena terminato di ristrutturare. Fece, quindi, erigere sul Ponte Fabricio le statue di marmo raffigurante i volti dei quattro architetti in modo circolare, le cui nuche risultano adiacenti, quale simbolo della feroce animosità che li aveva caratterizzati.
Tra le molte opere architettoniche che caratterizzarono il pontificato di Papa Sisto V oltre ponte Fabricio, mi piacerebbe parlare di alcune fontane di Roma.
Sisto V fece costruire un nuovo acquedotto chiamato dal suo nome ACQUA FELICE, siamo nell’ottobre 1589 e fu il primo acquedotto costruito a Roma dopo la fine dell’Impero romano, dall’architetto Giovanni Fontana.
L’intenzione del Papa, con questa opera, era di rifornire di acqua i rioni che si trovano sui colli Viminale e Quirinale e ovviamente la sua sontuosa villa Montalto che si estendeva su entrambi i colli.
Iniziamo con la FONTANA DELL’ACQUA FELICE o MOSTRA DELL’ACQUA FELICE: il travertino, con cui è costruita, proviene dalle terme di Diocleziano saccheggiate; i leoni sono originali del Pantheon; nella nicchia centrale è raffigurato il Mosè, che indica come fossero un miracolo, le acque che sgorgano dalla roccia.
Continuiamo con la FONTANA DEI DIOSCURI, già presente in piazza del Quirinale il gruppo marmoreo dei dioscuri, Castore e Polluce che tengono a freno i loro cavalli, copie degli originali greci, il Fontana , architetto di Papa Sisto V, ne dispose il restauro, li trasporta al centro della piazza e colloca la nuova fontana ai piedi del gruppo posto su un piedistallo.
Terminiamo con le QUATTRO FONTANE situate all’incrocio tra via delle Quattro
Fontane e via del Quirinale, furono realizzate tra il 1588 e il 1593, rappresentano due figure maschili, allegorie di TEVERE e ARNO che fronteggiano due figure femminili che rappresentano DIANA e GIUNONE; le figure maschili sono rispettivamente Roma e Firenze e quelle femminili sono la Fedeltà e la Fortezza.
Tutte le figure sono sdraiate su un fianco, con l’acqua che si riversa in piccole vasche.
Finisco augurando BUONA PASSEGGIATA.