Chiesa di Sant’Onofrio al Gianicolo

Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo

Chiesa di Sant’Onofrio al Gianicolo

La Chiesa di Sant’Onofrio al Gianicolo si trova a Roma, in Piazza di Sant’Onofrio, sul Gianicolo, a Trastevere ed è dedicata a Sant’Onufrio, eremita nel deserto dell’Alto Egitto nel IV o V secolo.

La Chiesa di Sant’Onofrio al Gianicolo è una chiesa monastica e le sue origini sono molto antiche. Nel 1419, Nicola da Forca Palena, religioso italiano beatificato da papa Clemente XIV nel 1771, fonda nel luogo in cui si trova oggi la chiesa un eremo. Successivamente nel 1439 viene costruita l’attuale chiesa e terminata nel 1444 e viene realizzata, nel 1446, anche l’attuale Salita di Sant’Onofrio necessaria per raggiungere la chiesa.

La facciata esterna della Chiesa di Sant’Onofrio al Gianicolo si apre con una loggia a L del XVI secolo, le cui lunette sono affrescate con le Storie di San Gerolamo (Battesimo, Visione , Tentazione) eseguite nel 1605 dal Domenichino. Nel 1620 gli ultimi due archi del braccio lungo della loggia sono stati murati per creare la Cappella della Madonna del Rosario o Cappella Vaini, realizzata nel 1620 da Guido Vaini, principe di Cantalupo che all’interno conserva decorazioni di Agostino Tassi e una pala d’altare raffigurante la Natività di Gesù, opera di Francesco Bassano il Giovane.

L’interno è a una sola navata con due cappelle per lato, con soffitto a volte a crociera.

La prima cappella a destra è dedicata a Sant’Onufrio, più ampia rispetto alla altre, con volta a crociera e conserva la pala d’altare con la statua del santo Sulla volta triangolare sono raffigurati due affreschi separati che formano un’Annunciazione, opera di Antoniazzo Romano, mentre il tondo nella parte superiore, raffigurante Dio Padre è di Baldassarre Peruzzi.

Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo

Annunciazione. Opera di Antoniazzo Romano

Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo

Annunciazione. Opera di Antoniazzo Romano

Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo

Annunciazione. Opera di Antoniazzo Romano

Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo

Dio Padre. Opera di Baldassarre Peruzzi.

Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo

Cappella di Sant’Onufrio – altare

La seconda cappella a destra è dedicata alla Madonna di Loreto o Cappella Madruzzo conserva affreschi di Giovanni Battista Ricci, detto da Novara, mentre la pala d’altare la Madonna di Loreto è di Annibale Carracci e della sua scuola.

Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo

La Madonna di Loreto (opera di Annibale Carracci e della sua scuola)

Tra la Cappella della Madonna di Loreto e l’ingresso alla Sacrestia si trova il monumento funebre dell’arcivescovo di Ragusa Giovanni Sacco attribuito alla scuola di Andrea Bregno, considerato uno dei maggiori scultori del Rinascimento italiano. I pilastri del monumento funebre contengono due nicchie con i Ss. Pietro e Paolo mentre nella lunetta in alto, è raffigurata Sant’Anna insegna a leggere a Maria, affresco attribuito alla scuola di Antoniazzo Romano.

Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo

Monumento funebre dell’arcivescovo di Ragusa Giovanni Sacco attribuito alla scuola di Andrea Bregno

La prima cappella a sinistra è la Cappella di San Girolamo che conserva la pala d’altare raffigurante San Girolamo con il leone, opera di Filippo Balbi. Sulla parete destra è conservato il monumento funebre a Torquato Tasso, eseguito dallo scultore Giuseppe De Fabris.

Chiesa di Sant'Onofrio al Gia

San Girolamo con il leone. Opera di Filippo Balbi

Chiesa di Sant'Onofrio al Gia

Monumento funebre a Torquato Tasso. Opera di Giuseppe De Fabris

La seconda cappella a sinistra è la Cappella Papa San Pio X conserva la pala d’altare Ritratto di Pio X, opera (databile al 1957) di Guido Greganti. L’affresco nella volta raffigurante la Trinità, è opera di Francesco Trevisani ed aiuti.

Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo

Ritratto di Pio X. Opera di Guido Greganti

Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo

Trinità. Opera di Francesco Trevisani ed aiuti

La terza cappella a sinistra è la Cappella del Crocifisso conserva il monumento in marmo grigio al cardinale Giuseppe Caspar Mezzofanti, 1849.

L’altare maggiore, in marmi policromi, conserva le reliquie del Beato Nicola da Forca Palena, fondatore del monastero.

Chiesa di Sant'Onofrio al Gia

altare maggiore

L’abisde dietro l’altare maggiore conserva affreschi raffiguranti le Storie di Maria, divisi un due fasce. Nella fascia superiore e nella conca absidale gli affreschi sono attribuiti al Pinturicchio e raffigurano l’Incoronazione di Maria (al centro), gli Apostoli (ai lati) e le Sibille e Angeli (in alto) e l’Eterno Padre (sul colmo).

Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo

conca absidale

Chiesa di Sant'Onofrio al Gia

Incoronazione di Maria

Chiesa di Sant'Onofrio al Gia

Apostoli

Chiesa di Sant'Onofrio al Gia

santi e sibille

Chiesa di Sant'Onofrio al Gia

santi e sibille

Chiesa di Sant'Onofrio al Gia

santi e sibille

Chiesa di Sant'Onofrio al Gia

Eterno Padre

Gli affreschi del registro inferiore sono attribuiti a Baldassarre Peruzzi in collaborazione con altri pittori tra cui Jacopo Ripanda e raffigurano, da sinistra verso destra, l’Adorazione dei Magi, la Sacra Conversazione e la Fuga in Egitto.

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Sacra Conversazione

Il chiostro risale alla metà del XV secolo, rettangolare con una serie di arcate, laterali costituite da antiche colonne con capitelli quattrocenteschi. Le lunette sono affrescate con scene della vita di sant’Onufrio, attribuite al Cavalier d’Arpino, e ai collaboratori Sebastiano Strada e Claudio Ridolfi.

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Chiostro

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