La Basilica di Santa Maria in Cosmedin si trova a Roma, in Piazza della Bocca della Verità, di fronte alla “Fontana dei Tritoni” di Francesco Carlo Bizzaccheri, nel rione Ripa. Ha la dignità di basilica minore.
Le sue origini sono molto antiche. La Chiesa primitiva sorge nell’area di un gruppo di templi consacrati a Ercole Invitto e a Cerere, viene rifatta da Papa Adriano I nell’VIII secolo. Nel secolo la Basilica IX viene trasformata da Papa Nicolò I e nel XII secolo dai Papi Gelasio II e Callisto II. Solo con il restauro del 1896-1899 la Basilica di Santa Maria in Cosmedin viene riportata allo stato del XII secolo dall’architetto Giovanni Battista Giovenale.
La facciata esterna della Basilica di Santa Maria in Cosmedin è stile medievale, ed è stata ricostruita nel 1899. Il campanile in stile romanico in mattoni è alto 34,2 metri con sette ordini di bifore e trifore.
Nel portico si trova la famosa “Bocca della Verità” che nella realtà si tratta di un semplice quanto enorme tombino della Roma Antica, raffigurante l’immagine di una divinità fluviale. Il grande e circolare mascherone in marmo, (con una ampiezza di circa due metri di diametro) assume le sembianze di un volto di uomo vecchio e barbuto, con occhi, naso e bocca forati (per far defluire l’acqua piovana), e intorno allo stesso sono sorte, nel corso dei secoli, diverse storie popolari e leggende che gli attribuiscono il potere di predire la verità, attraverso l’introduzione della mano nella bocca del mascherone.
L’interno è a pianta basilicale, con tre navate separate da tre gruppi di quattro archi a tutto sesto e tre absidi, il soffitto è a capriate lignee e il pavimento cosmatesco.
Nella parte superiore delle pareti della navata centrale sono visibili i resti del ciclo pittorico realizzato nel 1123, raffigurante nel registro superiore, Storie dell’Antico Testamento, e nel registro inferiore, Storie del Nuovo Testamento. A metà della navata si trova la schola cantorum con il Candelabro per cero pasquale.
La prima cappella della navata di sinistra è la Cappella del Battistero, edificata nel 1727 dal cardinale Annibale Albani. All’interno si trova il fonte battesimale.
La seconda della navata di sinistra è la Cappella di San Giovanni Battista de Rossi, con la pala d’altare raffigurante San Giovanni Battista de Rossi con i poveri. Sull’altare è custodito all’interno di un piccolo reliquiario il presunto teschio di San Valentino.
La terza cappella della navata sinistra è la Cappella del Crocifisso, realizzata su progetto di Giovanni Battista Giovenale.
La cappella absidale in fondo alla navata sinistra è dedicata alla Madonna di Loreto, con affreschi del XIX secolo, raffiguranti a sinistra la Natività di Maria e a destra la Dormitio Virginis, in alto, in una mandola è raffigurata la Madonna col Bambino tra due angeli.
Lungo la navata di destra si trova la Cappella del Coro d’Inverno, edificata nel 1686 su progetto di Tommaso Mattei, che conserva sull’altare il dipinto raffigurante la Madonna con Gesù Bambino benedicente (databile ultimo quarto del XV secolo), attribuita bottega di Antoniazzo Romano.
La cappella absidale in fondo alla navata destra è dedicata a San Giovanni Battista con affreschi raffiguranti a sinistra la Predica di san Giovanni Battista e a destra il Martirio di san Giovanni Battista, e al centro l’Agnus Dei.
L’altare maggiore è costituito da una antica pietra lavorata di granito rosso, contenente le reliquie dei santi Cirilla, Ilario e Coronato.
L’altare maggiore è preceduto dal baldacchino, in stile gotico fiorentino con decorazione cosmatesca, datato 1294 con quattro colonne di granito rosso di origine egiziana.
L’abside circolare, dietro l’altare maggiore, conserva affreschi ottocenteschi di ambito romano raffiguranti l’Annunciazione, la Natività e l’Epifania, e in alto la Vergine col Bambino, all’interno di una conchiglia, con ai lati i Santi Agostino, Felice, Dionisio e Nicola.
Nella parte inferiore della Basilica di Santa Maria in Cosmedin si trova la cripta dell’VIII secolo con un altare del VI secolo.