Bracconieri nella neve. Opera di Gustave Courbet

Bracconieri nella neve

Bracconieri nella neve. Opera di Gustave Courbet

Bracconieri nella neve (o anche “Paesaggio con due cacciatori”) è un dipinto (olio su tela, cm 102×122,5) realizzato nel 1867 dal celebre pittore francese Gustave Courbet e attualmente conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

Gustave Courbet, (Ornans, 10 Giugno 1819-La Tour de Peilz, 31 Dicembre 1877), è stato un grande esponente del Realismo ottocentesco francese e europeo, e le sue opere conservano l’intento di descrivere la realtà così come la stessa appare opponendosi ai modelli del classicismo accademico: “La pittura è un’arte essenzialmente concreta e può consistere soltanto nella rappresentazione delle cose reali ed esistenti“.

L’oggetto della pittura di Gustave Courbet è la realtà in tutti i suoi aspetti, belli e meno belli, reinterpretando i concetti di bellezza e di armonia e della ricerca del sublime tipica della pittura romantica.

A tale filone di pensiero appartiene il dipinto Bracconieri nella neve che raffigura, con intenso realismo, una battuta di caccia. La scena tende all’essenziale con i due cacciatori e i loro cani, all’interno di un paesaggio innevato. Il cacciatore sulla destra è fermo in attesa che il suo cane finisca di annusare una pista lasciata da qualche preda nella neve, mentre il cacciatore sulla sinistra tenta di tirare a sé il suo cane, sdraiato a terra perchè stanco, rimproverandolo con un bastone.

L’opera deriva dall’osservazione diretta degli effetti naturali della luce nello spazio circostante, nell’esecuzione di paesaggi nevosi a seguito del confronto con la realtà. Le tecniche per la raffigurazione della neve nelle opere artistiche variano da pittore e pittore, con effetti molto differenti tra loro, e Courbet non si sottrae al confronto dipingendo sulla tela un bianco omogeneo, con pochi effetti tonali, allungando le ombre e eliminando i contrasti. Al contempo il pittore francese traccia una sottile linea di confine tra il pendio innevato e il cielo, prediligendo per la raffigurazione di quest’ultimo una chiara tonalità di grigio-azzurro.

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