Gian Lorenzo Bernini (Napoli, 7 Dicembre 1598 – Roma, 28 Novembre 1680), è stato uno dei più importanti e rinomati artisti italiani (scultore, architetto, pittore, scenografo) del periodo barocco.
Nato a Napoli nel 1598, ma cresciuto artisticamente a Roma, dove si trasferisce insieme alla famiglia nel 1606, Gian Lorenzo è figlio di Pietro Bernini, acclamato scultore di origini fiorentine, e si afferma seguendo le orme del padre, ma anche degli artisti, architetti e scultori, degli anni precedenti, come Michelangelo.
Grazie alla sapiente guida del padre e all’appoggio dei vari papi che si sono succeduti nel tempo, Gian Lorenzo Bernini riesce, sin da giovanissimo, ad imporsi nell’ambiente artistico e culturale romano con una serie di opere.
Tra le opere realizzate da Gian Lorenzo Bernini durante gli anni giovanili (1614 – 1625) occorre citare “Il Monumento funebre a Giovanni Battista Santoni“, conservato all’interno della Basilica di Santa Prassede: il busto è la prima scultura realizzata all’età di circa sedici anni.
Segue la scultura la “Capra Amaltea” realizzata nel 1615 e conservata presso la Galleria Borghese di Roma, il gruppo di Priapo e Flora (1615-1616), per i giardini di Villa Borghese (oggi conservati al Metropolitan Museum of Art di New York), il “Busto del Laocoonte” realizzato nel 1616-1617 e conservato all’interno della Galleria Spada a Roma, la scultura “San Lorenzo sulla graticola” eseguita nel 1617 e conservata nella collezione Contini Bonacossi a Firenze, e il “San Sebastiano” conservato presso il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid.
Negli anni successivi grazie all’appoggio del cardinale Scipione Caffarelli-Borghese, tra il 1618 e il 1625, il Bernini, all’epoca appena ventenne, realizza una serie di statue a tema mitologico, tutte conservate nella Galleria Borghese a Roma: in particolare, il gruppo scultoreo “Enea, Anchise e Ascanio“, il “Ratto di Proserpina“, il “David” e l’ “Apollo e Dafne“.