La Scarzuola è una località rurale situata tra le dolci colline dell’Umbria, in località Montegiove nel comune di Montegabbione, in provincia di Terni. Si tratta di un antico convento fondato da San Francesco d’Assisi nel 1218: nel punto in cui il santo pianta una rosa e del lauro sorge una fonte d’acqua, e qui realizza una capanna con la Scarza, una pianta palustre da cui deriverebbe il nome la Scarzuola.
Successivamente i conti di Marsciano vi fanno costruire una chiesa e un convento, entrambi affidati ai Frati Minori, che vi rimangono fino alla fine del Settecento, per poi passare ai Marchesi Misciattelli di Orvieto.
Nella seconda metà del Novecento (precisamente nel 1957) la proprietà dell’intera struttura viene acquistata dal celebre architetto e paesaggista milanese Tommaso Buzzi.
La Scarzuola diventa, pertanto, un ambizioso progetto architettonico ed urbanistico, di impronta nettamente surrealista e neo-manierista, realizzato tra il 1958 e il 1978 dall’architetto milanese Tommaso Buzzi secondo lo schema della c.d. Città Ideale, concepita come una scenografica città-teatro (ispirandosi ai modelli rinascimentali di Andrea Palladio, Vincenzo Scamozzi e Sebastiano Serlio).
La città Buzziana comprende un insieme di sette teatri, realizzati in tufo, tra il sacro e il profano, e culminanti nell’Acropoli, rispetto ai quali le immagini sono maggiormente descrittive delle parole.
La Scarzuola è un luogo mistico, immerso nella natura e nel silenzio, che si sviluppa tra forme geometriche, simboliche ed astronomiche, tra il fantastico, il magico e l’onirico.
A partire dal 1981 Marco Solari, erede di Tomaso Buzzi termina, restaura ed amplia la Scarzuola lasciata incompiuta dal predecessore.