La Madonna di Casa Santi è un affresco (cm, 97×67) realizzato nel 1498 circa dal pittore urbinate Raffaello Sanzio, grande esponente del Rinascimento italiano, e conservato in Casa Santi o Casa natale di Raffaello, a Urbino (attualmente sede dell’Accademia Raffaello e museo della sua casa natale).
Invero, Giovanni Santi, padre di Raffaello era un pittore e aveva una bottega a Urbino con committenze della corte ducale dei Duchi di Montefeltro; la madre di Raffaello muore invece quando egli ha soltanto otto anni.
L’opera appartiene al periodo giovanile di Raffello Sanzio, (Urbino 1483 – Roma 1520), forse quindicenne, e forse la prima opera del pittore urbinate, il quale muore giovanissimo all’età di soli trentasette anni.
L’opera, affrescata nella casa di famiglia, o meglio nella stanza in cui si crede che Raffaello sia nato, è stata per lungo tempo attribuita a Giovanni Santi, padre di Raffaello, e raffigurava la moglie e lo stesso figlio, appena nato. Successivamente l’opera viene attribuita al giovane Raffaello, soprattutto per la similitudine del volto della di Maria con quello dell’ancella raffigurata nella Natività della Vergine nella predella della Pala di Fano, opera di Perugino e bottega, che Raffaello frequenta dal 1494 al 1498.
Si suppone, pertanto, che il giovanissimo Raffaello abbia voluto, con questa opera e grazie ad uno spiccato talento già in tenera età, immortalare il ricordo della madre.
L’affresco Madonna di Casa Santi raffigura la Vergine con il Bambino in grembo, mentre dorme accovacciato. Madre e figlio sono inseriti all’interno di una nicchia e la Vergine legge un libro di preghiere posto su un leggio. Nella parete della nicchia è possibile notare l’ombra del profilo della Vergine, che richiama lo stile fiorentino della metà del XV secolo e in particolare il cromatismo di Piero della Francesca e Melozzo da Forlì.