San Michele Arcangelo. Opera di Girolamo da Santacroce

San Michele Arcangelo

San Michele Arcangelo. Opera di Girolamo da Santacroce

San Michele Arcangelo è un dipinto (tempera su tavola, cm 47,5×42,5) realizzato tra il 1510 e il 1520 circa dal pittore italiano,  di origine bergamasca, Girolamo da Santacroce, ed attualmente conservato presso il Museo Nazionale del Palazzo di Venezia a Roma.

Girolamo da Santacroce, o Gerolamo Galizzi (Santa Croce, 1490 circa – Venezia, 9 Luglio 1556), è stato un celebre pittore del Rinascimento italiano, annoverato tra i maggiori rappresentanti della scuola veneta. Invero, la sua formazione artistica avviene a Venezia, principalmente presso la bottega di Gentile Bellini, e successivamente del fratello Giovanni Bellini, rimanendo ancorata all’ambito veneziano. Tra le sue opere principali occorre citare il dipinto raffigurante la Vergine in trono col Bambino (anno 1516) conservato presso l’Art Institute di Chicago; il dipinto raffigurante La Resurrezione conservato presso il Museo delle Belle Arti di Houston; il dipinto raffigurante LAdorazione dei Magi (databile tra il 1525 e il 1530) conservato presso il Walters Art Museum di Baltimora; i dipinti raffiguranti la Resurrezione (anno 1539) e la Cena di Cristo (anno 1549) conservati nella Chiesa di San Martino a Venezia; il polittico conservato sopra l’altare maggiore nel Santuario Madonna del Frassino a Oneta in provincia di Bergamo (anno 1545) raffigurante la Visitazione con San Giuseppe e San Simeone; il dipinto raffigurante l’Ultima Cena (anno 1549) conservato nella Chiesa di San Martino a Venezia.

L’opera San Michele Arcangelo raffigura in primo piano il volto dell’Arcangelo Michele, colui che combatte contro Satana, sconfiggendolo, ed è pertanto il simbolo della lotta del bene contro il male.

I lineamenti delicati e la postura immobile ed elegante, leggermente a tre quarti, incorniciano un viso dall’espressione serena e dalla folta capigliatura bionda mentre in mano regge la lancia. Il mantello rosso avvolge la spalla destra ed è annodato sulla spalla sinistra, al di sotto del quale si intravede l’armatura. Ai lati sono raffigurate, in perfetta simmetria, le ali. Sullo sfondo si intravede lo scorcio di un paesaggio naturale, tra alberi e case.

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