Il “Tempietto di San Pietro in Montorio” conosciuto anche come il “Tempietto del Bramante“, è un piccolo edificio a pianta circolare custodito all’interno del complesso di San Pietro in Montorio a Roma, sul colle Gianicolo.
Il “Tempietto di San Pietro in Montorio” viene realizzato da Donato Bramante presumibilmente tra il 1502 e il 1509, ed è considerato sin dalla sua costruzione un vero e proprio gioiello rappresentativo dell’architettura italiana del Rinascimento in particolare per la pianta centrale, la ripresa dell’architettura romana antica e la ricerca della proporzione e della geometria nel rapporto tra le parti.
La costruzione del tempietto avviene su ordine dei reali di Spagna in adempimento del voto fatto per la nascita del loro primo figlio, Giovanni, morto prematuramente nel 1497. Il luogo prescelto è quello dell’esecuzione di San Pietro, con lo scopo di commemorare il martirio del Santo che, secondo la tradizione, era avvenuto proprio sul colle Gianicolo.
Il “Tempietto di San Pietro in Montorio” si presenta a pianta circolare, circondato all’esterno da sedici colonne doriche di granito grigio, sopraelevate su gradini disposti in forma circolare, e l’interno (che ha un diametro molto piccolo di circa 4 metri e mezzo e destinato da una funzione commemorativa ma non liturgica) custodisce quattro statue degli evangelisti, collocate in piccole ma profonde nicchie, e sull’altare la statua di San Pietro, la cui realizzazione è attribuita ad un ignoto artista di scuola lombarda del Cinquecento, mentre il pavimento è interamente realizzato con tessere marmoree policrome, nello stile cosmatesco.
Al di sopra si erge la cupola posta su di un tamburo ornato da lesene e rivestita in piombo. Al di sotto dell’edificio si trova una cripta circolare, nel cui centro contrassegnato da un lapide sul pavimento indica il luogo dove sarebbe stata piantata la croce del martirio di San Pietro.