Gabrielle Chanel, meglio nota come Coco Chanel, nasce il 19 agosto 1883 a Saumur, nel Sud della Francia.
Una delle più importanti innovatrici nel panorama della moda del XX secolo, ispirandosi ad un modello femminile dinamico, indipendente, dedito al lavoro e lontana da qualsiasi etichetta.
Già dalle sue prime proposte infatti mostra una propensione per la moda sportiva, ispirata al connubio perfetto tra moda maschile e vita sana dedita all’aria aperta, pur non rinunciando alla femminilità.
Chanel inizia la carriera realizzando cappelli, prima a Parigi nel 1908, poi Deauville dove, nel 1941, apre i suoi primi negozi.
Coco Chanel rivoluziona totalmente l’idea di donna elegante avuta fino a quel momento, eliminando tutte le ampollosità strutturali di dettagli e tessuti e prediligendo capi dalle linee semplici e confortevoli, come ad esempio l’abito da giorno, reso molto più sportivo e funzionale, o l’abito da sera, più essenziale e con linee fluide.
Nel 1916, grazie alle potenzialità sartoriali del TRICOT, Chanel ottiene da Rodier, noto industriale tessile francese, l’esclusiva del jersey con cui realizza capi semplici ed essenziali, composti da gonna, pullover e cardigan o semplici tubini aderenti. Sempre nello stesso anno apre il suo primo salone d’alta moda a Biarritz, mentre il decollo definitivo si ha nel 1920, anno in cui apre la sede a rue de Cambon n° 31, a Parigi.
Nel 1921 Chanel lancia il suo primo profumo, CHANEL N°5, che tuttora riscuote un notevolissimo successo.
La caratteristica principale del suo stile va riscontrata nell’inserimento della maglia lavorata a mano e poi confezionata industrialmente, ma soprattutto nel tailleur, tipico abbigliamento maschile, rivisitato con elementi della moda femminile più tradizionali e composto da giacca maschile e gonna dritta o pantaloni (inoltre da ricordare che fu la prima tra gli stilisti ad introdurre i pantaloni nel guardaroba femminile).
A metà degli anni ‘20, Chanel introduce tra le tipologie di abiti da giorno il PETIT NOIR, tipico abitino nero modesto con colletto e polsini bianchi, a voler marcare la democratizzazione che vuole ottenere nella moda.
Il tailleur Chanel si impone per la semplicità della linea, la precisione del confezionamento e l’utilizzo di materiali come il gabardine, il cheviot, la vigogna, il tweed e il jersey, proposto in tonalità neutre quali il beige, il grigio e il blu navy.
La sua impronta stilistica è caratterizzata dalla ripetitività dei modelli base, che variano per il disegno dei tessuti e per i dettagli. Infatti le sue linee essenziali vengono impreziosite da gioielli poco costosi proprio per imporre la democratizzazione dell’abito e diventando anch’essi segni inconfondibili della sua griffe, tant’è che nel 1934 crea una linea di accessori, come ad esempio la borsetta trapuntata con tracolla a catena.
La produzione della sua linea crebbe enormemente fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, che la vede costretta a chiudere la sede di rue de Cambon, riaprendola solamente nel 1954. Nonostante la stampa la stronchi in tutti i modi, Chanel riesce a rendere un successo la sua nuova linea di tailleur di maglia che riesce a conquistare anche Jacqueline Kennedy.
Il suo successo è tale, che nel 1957 Neimass Marcus, le conferisce l’Oscar della moda.
Muore il 10 gennaio del 1971, lasciando il controllo della sua maisone in mano ai suoi assistenti, Gaston Berthelot e Ramon Esparsa, e alle loro collaboratrici, Yvonne Dudel e Jean Cazaubon.
Coco Chanel è stata una delle poche donne che con la sua arte, il suo stile, il suo talento e la sua indipendenza ha lasciato una impronta indelebile nella moda e nella cultura.
Ancora oggi il marchio Chanel rimane uno dei più inconfondibili ed intramontabili nel settore moda, proprio a voler confermare il suo motto:
“La moda passa, lo stile resta.”