Felicità del matrimonio

Felicità del matrimonio Ulisse Egloga Costume e costumato Origine dei diritti In Sicilia Il sonno è ciò che i Siciliani vogliono I miei versi Difetti ereditari dei filosofi Lo spirito libero è un concetto relativo Forse un mattino andando in un’aria di vetro Chimica dei concetti e dei sentimenti E' quel che è Avvenire Felicità raggiunta, si camminaFelicità del matrimonio

Tutto ciò che è abituale tesse intorno a noi una ragnatela che diventa sempre più solida: e presto ci accorgiamo che i fili son diventati lacci, e che noi stessi vi stiamo in mezzo come il ragno che vi si è impigliato e deve nutrirsi del suo stesso sangue. Per questo lo spirito libero odia ogni regola e abitudine, tutto quel che ha durata ed è definitivo, per questo strappa sempre di nuovo, con dolore, la rete che lo avvolge: benché, in seguito a ciò, egli debba soffrire di molte grandi e piccole ferite. — Poiché, quei fili deve strapparli via da sé, dal suo corpo, dalla sua anima. Egli deve imparare ad amare dove prima odiava, e viceversa. Anzi, per lui non dev’essere impossibile neppure seminare denti di drago dove prima aveva riversato le cornucopie della sua bontà. Da questo si può capire se egli sia fatto per la felicità coniugale. 

Felicità del matrimonio tratto dal primo saggio filosofico del celebre saggista, filosofo e poeta tedesco Friedrich Nietzsche (Röcken, Sassonia-Anhalt, Germania 15 ottobre 1844 – Weimar, Germania, 25 agosto 1900): Umano, troppo umano. Un libro per spiriti liberi (Menschliches, Allzumenschliches. Ein Buch für freie Geister), pubblicato in lingua tedesca in due parti tra il 1878 e il 1879.

L’opera è, in sostanza, una raccolta di aforismi incentrati sulla condizione esistenziale dell’essere umano e si compone di varie parti, suddivise in una Prefazione (paragrafi 1-8); Parte prima. Delle prime e ultime cose (aforismi 1-34); Parte seconda. Per la storia dei sentimenti morali (aforismi 34-107); Parte terza. La vita religiosa (aforismi 108-144); Parte quarta. Dell’anima degli artisti e degli scrittori (aforismi 145-223); Parte quinta. Indizi di cultura superiore e inferiore (aforismi 224-292); Parte sesta. L’uomo nel rapporto con gli altri (aforismi 293-376); Parte settima. La donna e il bambino (aforismi 377-437); Parte ottava. Uno sguardo allo Stato (aforismi 438-482); Parte nona. L’uomo solo con se stesso (aforismi 483-638); Tra amici. Un epilogo (poesia); Umano, troppo umano II.

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