Isola Tiberina è un dipinto (olio su compensato, cm 60 x 80) realizzato nel secondo quarto del XX secolo (tra il 1925 e il 1940) dalla pittrice italiana Elisabetta Mayo d’Aloisio ed attualmente conservato presso il Museo di Roma – Palazzo Braschi.
Elisabetta Mayo d’Aloisio (Napoli, 18 Settembre 1894 – Roma, 24 Novembre 1972) è stata una famosa pittrice e scultrice, nonché scrittrice, di origini vastesi, moglie del pittore Carlo D’Aloisio da Vasto. Nata a Napoli ma partire dal 1920 si trasferisce a Roma, dove lavora sotto la guida del Maestro Vincenzo Gemito. A Roma conosce il pittore Carlo D’Aloisio da Vasto con il quale si unisce in matrimonio il 30 aprile del 1927 e con il quale collabora e lavora nel loro studio romano privato sito in viale Giulio Cesare 51.
Spaziando dalla pittura alla scultura, dato il notevole spessore artistico di Elisabetta Mayo d’Aloisio e tra le sue numerose opere vanno ricordate “Il sonno di Adamo“, “La Dafne“, “La Gorgona” (statua di quattro metri di altezza), l’ “Adolescenza”, “L’eterno Padre” e il “Cristo Re“, sculture in bronzo. Le opere pittoriche per lo più a carattere religioso sono il Cristo davanti a Pilato, Gesù coronato di spine e la Madonna Incoronata esposte Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 1953.
Infine in veste di scrittrice Elisabetta Mayo d’Aloisio pubblica racconti e novelle nonché collabora con diversi giornali e riviste.
Il dipinto Isola Tiberina raffigura lo scorcio romano dell’isola sul Tevere con il ponte Fabricio, uno dei ponti più antichi di Roma unitamente a Ponte Milvio e a Ponte Sublicio, la cui origine si attesta, molto presumibilmente, intorno al I secolo a. C.
La composizione è caratterizzata da una ampia veduta dall’alto, con impostazione angolare e dove in primo piano è raffigurata l’Isola Tiberina. Le acque calme del Tevere fungono da specchio riflettente di una serena mattina dal cielo grigio azzurrino.