L’ Adultera. Romanzo di Laudomia Bonanni

l' adulteraL’ adultera ” è un romanzo del 1964 della scrittrice italiana Laudomia Bonanni che vinse nello stesso anno il Premio Campiello.

Il personaggio principale del romanzo è una donna, Linda, moglie, madre e lavoratrice: viene descritta, sin dai primi versi dell’ opera quale donna forte ed indipendente in virtù di un lavoro come rappresentante che la porta a viaggiare in tutta la penisola italiana.

Accanto a Linda troviamo il contesto ambientale e socio culturale degli anni 60.

Un contesto storico ambiguo sotto il profilo dei rapporti tra i sessi,  dove la figura femminile faceva capolino nella vita pubblica e lavorativa a seguito del processo di emancipazione  e di scolarizzazione delle donne, mentre dall’ altro lato si percepiva ancora quell’ ideologia della famiglia tradizionale fondata sull’ immagine della donna casalinga felice, moglie devota e madre amorevole.

E’ una grigia mattina milanese quando Linda, sale sul treno che la porterà per lavoro a Napoli. Ma arrivata a Roma la donna scende da quel treno per incontrare il suo amante Norman.

L’ adultera ” cerca, forse in modo poco stilizzato, una “presa diretta” di quella realtà, anche nei suoi aspetti più brutali, delle donne negli anni 60 e seguenti, intrisa di convenzioni sociali dove la sessualità era ancora un tabù a l’adulterio femminile era considerato molto più grave rispetto a quello maschile.

L’ adulterio della moglie era considerato un reato, punito con la reclusione fino a un anno dall’art. 559 del Codice Penale del 1930. Solo nel 1968 la Corte Costituzionale con la sentenza n. 126 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del primo e secondo comma dell’ art. 559 C.p. Afferma la Corte nella nota sentenza:

” Il principio che il marito possa violare impunemente l’obbligo della fedeltà coniugale, mentre la moglie debba essere punita, più o meno severamente, rimonta ai tempi remoti nei quali la donna, considerata perfino giuridicamente incapace e privata di molti diritti, si trovava in stato di soggezione alla potestà maritale. Da allora molto è mutato nella vita sociale: la donna ha acquistato pienezza di diritti e la sua partecipazione alla vita economica e sociale della famiglia e della intera collettività è diventata molto più intensa, fino a raggiungere piena parità con l’uomo; mentre il trattamento differenziato in tema di adulterio è rimasto immutato, nonostante che in alcuni stati di avanzata civiltà sia prevalso il principio della non ingerenza del legislatore nella delicata materia.”

Laudomia Bonanni, nasce a L’Aquila nel 1907 e muore a Roma nel 2002, riconosciuta una delle scrittrici più originali per stile e contenuti del Novecento italiano. D’altronde una che il novecento lo ha vissuto tutto e intensamente. Il romanzo ” L’ adultera ” venne successivamente tradotto in lingua francese e spagnola e diffuso in particolare in Francia, Belgio, Canada e Spagna.

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