Tra le storie d’amore più belle di tutti i tempi, una porta con sè un velo di mistero: lei è Margherita Luti o meglio conosciuta come “ La Fornarina“, lui è Raffaello Sanzio, uno dei maggiori pittori del Rinascimento italiano.
Siamo intorno al 1508 – 1509 e Margherita Luti è una giovane e bella ragazza del noto quartiere Trastevere, soprannominata la Fornarina, perchè figlia del fornaio Francesco Luti, originario di Siena. Di lei non si conosce nè la data di nascita e nè quella di morte, ma si presuma che sia vissuta tra il XV ed il XVI Secolo. Così come non si conoscono esattamente le modalità del fatidico incontro tra lei e Raffaello Sanzio.
Una leggenda romana, intrisa di un forte romanticismo, narra che, intorno ai primi anni del 1500, Raffaello Sanzio viene incaricato dal ricco e facoltoso banchiere senese Agostino Chigi di affrescare Villa Chigi (oggi Villa Farnesina) sita in via della Lungara, nel quartiere Trastevere, e durante una pausa dai lavori la sua attenzione viene attirata da una graziosa ragazza affacciata ad una finestra, sembra in Via di Santa Dorotea al civico 20, e in quel momento scoppia la passione amorosa tra i due. Margherita Luti diventa così la modella e l’amante del pittore urbinate, come dimostra il bracciale della donna, che reca il nome del Sanzio. Il dipinto “La Fornarina” (databile al 1520 circa e conservato nella Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma) non ha nessun committente e appartiene alla collezione personale dello stesso Raffaello, ritrovato nella sua casa dopo la sua morte.
La loro storia d’amore è molto breve ma al contempo molto passionale così come mostra il dipinto de “La Fornarina“: l’immagine femminile e fortemente sensuale di una ragazza a mezzo busto con le spalle e i seni scoperti e dallo sguardo penetrante. Sul capo porta un turbante di seta a righe annodato e una spilla con una perla pendente, che richiama la moda del Cinquecento. L’immagine è illuminata dall’alto a sinistra e risalta su uno sfondo scuro dove si intravedono delle foglie di mirto, pianta sacra a Venere.
Si narra, inoltre, che Margherita Luti e Raffaello Sanzio si siano sposati in gran segreto infatti nel dipinto “La Fornarina” la ragazza porta un anello all’anulare sinistro, simbolo di un amore più impegnato.
Sembra che anche Margherita Luti, dal canto suo, abbia molto amato il pittore urbinate, rimanendogli sempre fedele tanto che dopo la sua morte, avvenuta a soli trentasette anni, si rinchiuse, in preda alla disperazione, nel convento di Sant’Apollonia a Trastevere, dove morì qualche tempo dopo.
Una delle opere d’arte piu’ belle tra quelle di Palazzo barberini. E’ la storia che reca con se’ ancora adesso fa discutere i critici d’arte in merito alla reale esistenza di questa ragazza del quartiere romano di trastevere.