Lina Schwarz (Verona, 20 Marzo 1876 – Arcisate, 24 Novembre 1947) è stata una famosa scrittrice e poetessa per l’infanzia italiana.
Figlia di commercianti ebrei Lina Schwarz in tenera età dalla città nativa di Verona si trasferisce a Milano, città dove vive fino al 1943; infatti lo scoppio della guerra la costringe a rifugiarsi prima a Arcisate, in provincia di Varese, e poi a Gussago in Svizzera per sfuggire alle persecuzioni contro gli ebrei. Ritorna in Italia nel 1945 e si trasferisce a vivere a Arcisate, in provincia di Varese, dove muore nel 1947.
Sin da giovanissima Lina Schwarz mostra le sue precoci doti intellettuali; si dedica infatti allo studio della letteratura, della filosofia, della pedagogia, occupandosi di diverse tematiche sociali e collaborando con l’Unione Femminile, con l’Associazione La Fraterna e con l’Associazione Scuola e Famiglia, in una serie di attività progettuali di aiuto e di supporto ai minori e incentrate sulla loro educazione e istruzione oltre alle persone povere e disagiate.
La sua carriera come donna di lettere è stata prevalentemente incentrata nella scrittura di poesie, canzoncine e filastrocche dedicate prevalentemente al mondo dell’infanzia di cui la prima pubblicazione risale al 1904 con “Il libro dei bimbi“, oggetto di numerose ristampe.
Le poesie di Lina Schwarz nel tempo acquistano fama e popolarità tanto da essere inserite nei libri scolastici. Tra queste troviamo la poesia “Nel bosco” che riproponiamo di seguito:
Nel bosco
Nel bosco ogni vecchio gigante,
sia abete, sia quercia, sia pino,
ha intorno, ai suoi piedi, un giardino
di piccole piante.
Son muschi, son felci, son fiori
e fragole rosse e lichene,
cui l’albero antico vuol bene,
suoi teneri amori.
E mentre le fronde superbe
protende più in su verso i cieli,
ci pensa a quegli umili steli
nell’ombra tra l’erbe.
Lina Schwarz
Che messaggio vuole dare la poesia nel bosco di Lina Schwarz
Secondo il nostro “personale” parere il testo poetico della scrittrice Lina Schwarz ci invita a tener conto anche delle piccole cose e dei piccoli aspetti del vivere quotidiano. Sono questi che contribuiscono ad abbellire la nostra esistenza, colorandola così come il variare delle stagioni dipinge le diverse sfumature del bosco e dei suoi abitanti. La parte centrale dell’opera è racchiusa nell’ultima rima, che dona il vero senso alla poesia:
E mentre le fronde superbe
protende più in su verso i cieli,
ci pensa a quegli umili steli
nell’ombra tra l’erbe.
Cordialmente