Davanti alla psiche è un dipinto (olio su tela, cm 55 x 46) realizzato intorno al 1890 circa dalla pittrice impressionista francese Berthe Morisot, e attualmente conservato presso la Fondazione Pierre Gianadda, a Martigny, in Svizzera.
Berthe Morisot (Bourges, 14 Gennaio 1841 – Parigi, 2 Marzo 1895) è l’unica donna unitamente a Mary Cassatt ad essere qualificata come pittrice impressionista, nonostante le critiche e i pregiudizi del mondo accademico tradizionale e gli stereotipi della società parigina dell’Ottocento.
Molto vicina ad Edouard Manet, del quale sposa il fratello Eugène Manet, Berthe Morisot nelle sue opere prende spesso in esame le figure umane, con particolare riferimento al mondo femminile, familiare e domestico.
La rappresentazione pittorica della donna in atteggiamenti intimi e quotidiani, nella specie una donna intenta a specchiarsi in una toilette, viene trattata da molti artisti impressionisti, in primis Edgar Degas. Certamente, tra i pittori impressionisti, Berthe Morisot è quella che riesce a conferire alla tematica una visuale più spirituale e profonda, evidenziata anche nell’altro dipinto della pittrice francese, dal titolo Donna alla toilette, (anno 1875-1880) attualmente conservato presso l’Art Institute di Chicago.
Nel dipinto Davanti alla psiche la donna viene rappresentata, anche in questo caso, di schiena, nell’atto di pettinarsi/sistemarsi i capelli davanti allo specchio. Si tratta di un gesto naturale, ordinario, ripetuto nella quotidianità femminile. Non si intravede vanitas o frivolezza, ma una forte carica erotica e sensuale tutta concentrata nelle forme sinuose della schiena nuda e nel profilo del seno della donna. Lo specchio non riflette il volto della donna, e non rivela il suo corpo nudo, è solo un accessorio secondario della composizione, oltre ad essere uno strumento necessario per conferire la profondità alla scena.
Intorno alla figura femminile si intravede la stanza, in particolare il letto in stile Luigi XVI, uno spazio privato che viene raffigurato nella sua semplicità.
Le tonalità cromatiche del blu, bianco, giallo giocano con la luce (in particolare sulla schiena della donna) e conferiscono una pacata armonia; per il resto le pennellate sono ampie e assorbono i particolari e i dettagli della composizione.