Chiaroscuro: maestri italiani e stranieri a confronto

Il chiaroscuro è la visione tridimensionale delle cose che vengono colpite dalla luce. Al chiaroscuro abbiamo fatto riferimento nella lezione sull’impostazione artistica, dove si è visto come tutto ciò che è volumetrico, colpito da un fascio di luce , sia essa riflessa, diretta, naturale o artificiale, genera una zona più scura, dove la luce non riesce a raggiungerlo in tutti i suoi contorni, creando zone d’ombra. Con il chiaroscuro, in altri termini, si tratta di dare espressione al seguente fenomeno: la luce non potendo seguire la forma dell’oggetto nelle sue curve, lo sfiora appena di riflesso creando una zona mista più visibile di quella maggiormente scura ma non completamente illuminata, detta “penombra”.

Diverse sono le scuole sul chiaroscuro che hanno visto numerosi maestri del passato cimentarsi tra loro ottenendo comunque velature più o meno vibranti e decise. Si ritiene che fosse il Caravaggio il primo vero artefice del chiaroscuro in versione “completa”, inserendo peraltro nei suoi capolavori diversi piani di profondità.  Maestro ineguagliabile per aver dato vita pittoricamente ad un “vissuto” nelle zone d’ombra realizzando quasi una sorta di “ombra dell’ombra”. Geniale e straordinariamente unico.

Di sovente per realizzare il chiaroscuro, si utilizza la carta velina o la matita di cartone per velare la grafite, ovvero si impiegano direttamente le dita della mano, la quale, attraverso l’uso sapiente della sola pressione, riuscirà ad ottenere dei lavori davvero emozionali.

Chiaroscuro: Maestri Italiani

Leonardo Da Vinci 

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Dama con l’ermellino

Dama con l’ermellino  olio su tavola cm.54×39 – anno 1488/1490.

Eccezionale il contrasto di chiaroscuro tra il fondo e la dama con l’ermellino, parzialmente a luce e luminosissima e in parte in controluce, lasciando visibili tutti gli aspetti in ombra.

Meraviglioso il tratteggio delle vesti della dama di difficile realizzazione. Geniale la dolcezza delle mani delicatamente femminili che reggono l’ermellino, ammorbidite da un magistrale chiaroscuro che la rende unica tra le meraviglie di Leonardo, pari soltanto alla Gioconda.

Michelangelo Buonarroti 

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Creazione di Adamo

Creazione di Adamo affresco situato nella Cappella Sistina – anno 1510.

In quest’affresco di rara bellezza artistica, si riconoscono appieno le più raffinate e magistrali doti scultoree di Michelangelo rispetto a quelle pittoriche.

Nei tratti di chiaroscuro si nota il fascino del corpo umano decisamente muscoloso (Adamo), realizzando la perfetta rappresentazione del nudo corporeo fin dai minimi particolari. Eccezionale l’impostazione di forza divina rappresentata dai due blocchi di Adamo e Dio, circondato da corpi reali e non dai soliti cherubini ed angeli.

Raffaello Sanzio: Madonna d’Alba – olio su tavola rotonda da 98 cm. Diametro – anno 1511.

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Madonna d’Alba

Inimmaginabile bellezza di questa Madonna raffigurata in una dolcissima versione materna. Si notino, in tema di chiaroscuro, i sapienti tocchi nelle pieghe della veste e del corpetto, la pura femminilità che emana la postura stessa, e il tratto innocente dei due bambini attorno. Uno sfondo stupendo è la perfetta cornice di questa meravigliosa opera che dona all’ interlocutore esperto un tecnicismo sapiente dovuto principalmente alla viva sensazione di una sublime profondità .

Michelangelo Merisi da Caravaggio : Conversione di San Paolo 1^ e 2^ – opere situate nella Basilica di Santa Maria del Popolo a Roma – 1^ versione olio su tavola di cipresso cm. 237×189, anno 1600 – 2^ versione olio su tela cm. 230×175, anno 1601. 

Ancora non chiare le ipotesi del perché il Caravaggio abbia eseguito due versioni della stessa opera commissionatagli da Monsignor Tiberio Cerasi che aveva acquistato la medesima cappella che porta il suo nome nella Basilica di Santa Maria a Piazza del Popolo . Infatti per distinguerle una delle due è chiamata Caravaggio Odescalchi. Parliamo di straordinarie realizzazioni che esaltano completamente le virtuose potenzialità del Caravaggio nei contrasti di luce riuscendo a far pulsare di vita anche le zone più scure, creando un vissuto perfettamente visibile all’interno dell’ombra stessa.

Guardando queste meraviglie si avverte un’apoteosi del chiaroscuro unica e mondiale.

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Chiaroscuro: Maestri Stranieri

Harmenszoon Van Rijn Rembrandt : Il festino di Baldassarre – olio su tela cm.167,6×209,2 – anno 1636.

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Il festino di Baldassarre

Stupefacente realizzazione di Rembrandt con particolare propensione alle vesti teatrali in pieno risveglio a quei tempi in Olanda, e pertanto dipinte nei più minuziosi particolari. Grandioso, in tema di chiaroscuro, nei contrasti di luci ed ombre per la realizzazione dei personaggi raffigurati: la Corte di Baldassarre, assediato da Ciro II di Persia, che incurante di difendere la città preferisce concedersi ad un banchetto. Nello sfondo dell’opera troviamo l’immagine “divina” che comunica la fine del suo regno consegnato a Medi e Persiani.

Jan Vermeer : La ragazza con l’orecchino di perla conosciuta pure come La ragazza col turbante – olio su tela cm. 44×39 – anno 1665/1666.

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La ragazza con l’orecchino di perla

Forse l’opera di Vermeer più conosciuta al mondo, una sorta di Gioconda olandese. Immenso gioco di luci e penombre in una postura del volto attraente e maliziosa dove si staglia netta la perla che quasi cattura l’intera luce del volto. Lo sfondo scuro tende ad ampliare ancor più i contrasti di chiaroscuro la cui apoteosi sfocia nella maestria artistica del Vermeer che è riuscito a dare la giusta forza al turbante che elegantemente si appoggia alle spalle della fanciulla. La voluta scelta di luce obliqua al volto denota un lieve forzatura attraverso un eccesso di luminosità nella parte destra del drappo del turbante che dovrebbe pendere sulle spalle dietro la nuca, pertanto non potrebbe mai evidenziare – dal taglio della luce – tutta quella luminosità di cui è intriso. Si noti con quanta forza l’artista abbia voluto sottolineare le pieghe del tessuto usando un fantastico colore che contrasta e rende magnetica l’immagine intera.

Francisco Goya : Il parasole – olio su tela cm. 152×104 – anno 1777.

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 Il parasole

Opera meravigliosa e realizzata con aspetti tecnici all’avanguardia. Il colore rosso è dipinto direttamente sull’abito dell’uomo – cosa rara a quel tempo usare un colore primario direttamente sulla tela – e ciò fa presagire un avanguardia del romanticismo se non addirittura impressionismo, coadiuvato da una scena all’aperto, quindi “en plain air” come dipingevano gli impressionisti. Altra curiosità di questo capolavoro è la straordinaria semplicità della scena e le molteplici zone aperte dipinte con larghe campiture cromatiche, inconsuete e non prettamente legate agli usi di corte dove era solito stare il Goya. Si noti il raffinato gioco e contrasto di luci ed ombre, la chiarezza riflessa del volto di lei attraverso il parasole che rende particolarmente accattivante la sua immagine.

Gli artisti selezionati in questo articolo coprono solo in minimissima parte il novero degli artisti e delle opere in cui è possibile ammirare i dettagli del chiaroscuro. Ma ritenevo doveroso, per quanti non abbiano una cultura artistica almeno di base, dare l’opportunità di ammirare il chiaroscuro nelle opere di alcuni dei più grandi artisti italiani e stranieri.

In attesa di giungere alle lezioni pratiche sul chiaroscuro, vi invito a documentarvi, ad osservare con attenzione le opere di tutti i maestri del passato e contemporanei cercando di scoprire la profondità dei soggetti rappresentati, ed i giochi di luci ed ombre ivi cristallizzati.

2 thoughts on “Chiaroscuro: maestri italiani e stranieri a confronto

  1. Gianpiero ha detto:

    Ottima sintesi! Complimenti.

    1. M^ Mario Salvo ha detto:

      Grazie. Gentilissimo.
      Buona serata.

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