Vorrei essere ciò che ho voglia di essere
Vorrei essere ciò
che ho voglia di essere
dietro il sipario della follia:
mi occuperei dei fiori
per tutto il giorno;
dipingerei il dolore,
l’amore e la tenerezza,
riderei di tutto cuore
dell’idiozia degli altri
e tutti direbbero:
poverina, è matta.
(Soprattutto, riderei di me.)
Costruirei un mondo che,
finché vivessi,
andrebbe d’accordo
con tutti i mondi.
(Vorrei essere ciò che ho voglia di essere, poesia della famosa pittrice e poetessa messicana Frida Kahlo).
La famosa pittrice messicana Frida Kahlo, all’anagrafe Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón (Coyoacán, Città del Messico, 6 Luglio 1907 – Coyoacán, 13 Luglio 1954), è stata anche una rinomata poetessa del XX secolo. Una ricca serie di poesie è stata scritta dalla Kahlo, accanto alla sua produzione artistica. Tutte le sue opere (artistiche e letterarie) parlano direttamente e indirettamente degli avvenimenti della sua vita; la nascita e la famiglia, la poliomielite, l’incidente avuto all’età di 18 anni che le cambiò totalmente la vita, il suo corpo martoriato da diverse fratture, in particolare, alla colonna vertebrale e al bacino, l’amore con l’artista murale Diego Rivera, i tradimenti, gli aborti e il suo adorato Messico. Dopo il matrimonio nel 1929, Diego e Frida divorziano nel 1939 a seguito del tradimento di Rivera con la sorella di Frida (come in “Le due Frida”, databile al 1939, conservato presso il Museo de Arte Moderno, di Città del Messico).
“Ho avuto due grandi incidenti nella mia vita il primo, quando un tram mi travolse, l’altro fu Diego.”
Sopravvivere al dolore della vita, rappresentandolo, rendendolo ancor più reale, visibile, facendolo uscire, così da liberare l’anima dalla sofferenza e colorare le sue opere. L’amore compare sempre sotto varie forme e accompagna la vita dell’artista messicana in una continua ricerca e stabilità.