Archeologi misteriosi. Opera di Giorgio de Chirico

Archeologi misteriosi

Archeologi misteriosi. Opera di Giorgio de Chirico. Museo Carlo Bilotti di Roma.

Archeologi misteriosi – Manichini – Il giorno e la Notte è un dipinto (olio su tela, cm 61 x 49,5) realizzato nel 1926 circa dal celebre pittore italiano Giorgio De Chirico, annoverato come il principale esponente della Pittura metafisica, ed attualmente conservato presso il Museo Carlo Bilotti di Roma.

Giorgio De Chirico (Volo, Grecia, 10 Luglio 1888 – Roma, 20 Novembre 1978) è stato un celebre e rinomato artista italiano, tra i grandi della pittura del Novecento. Intorno al lavoro di Giorgio de Chirico e dall’incontro con il pittore futurista Carlo Carrà nel 1910 si sviluppa la Metafisica. Si tratta della corrente pittorica più importante del XX secolo e aspira a superare i limiti del visibile e del reale, rivelando il significato inquietante degli oggetti attraverso il loro inconsueto accostamento in un clima di suggestione e di mistero.

La Metafisica si caratterizza per l’ordine e la chiarezza compositiva nella pittura: le scene sono in pratica nitidissime, senza deformazioni (in tal senso, come non citare i famosi manichini di De Chirico). I quadri raffigurano oggetti e forme riconoscibili, collocati in spazi ben definiti dal punto di vista architettonico e cromatico, ma i vari elementi appaiono coordinati in maniera assurda, apparentemente senza nessi tra loro.

Il dipinto Archeologi misteriosi – Manichini – Il giorno e la Notte raffigura due manichini, uno di colore chiaro e uno di colore scuro (c.d. il giorno e la notte di cui al secondo titolo); gli stessi sono seduti su sedili bassi, uno di fronte all’altro, quello bianco girato verso lo spettatore, e quello scuro visto di spalle. Le gambe non sono proporzionate al corpo, e sono molto più piccole. Nel grembo sono raffigurati diversi oggetti come antichi templi ed edifici, frammenti architettonici e formazioni rocciose, statue classiche e resti di colonne, … che ricordano le origini greche di De Chirico (così come nel dipinto Gli archeologi, conservato nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma). 

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