Cavaliere verso il castello è un dipinto (olio su tela, cm 50×40) realizzato intorno al 1948-1950 circa dal celebre pittore italiano Giorgio De Chirico, annoverato come il principale esponente della Pittura metafisica, e conservato presso Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.
Giorgio De Chirico (Volo, Grecia, 10 Luglio 1888 – Roma, 20 Novembre 1978) è stato un celebre e rinomato pittore italiano, tra i grandi della pittura del Novecento. Intorno al lavoro di Giorgio de Chirico e dall’incontro con il pittore futurista Carlo Carrà nel 1910 si sviluppa la Metafisica. Si tratta della corrente pittorica più importante del XX secolo e aspira a superare i limiti del visibile e del reale, rivelando il significato inquietante degli oggetti attraverso il loro inconsueto accostamento in un clima di suggestione e di mistero.
La Metafisica si caratterizza per l’ordine e la chiarezza compositiva nella pittura: le scene sono in pratica nitidissime, senza deformazioni. I quadri raffigurano oggetti e forme riconoscibili, collocati in spazi ben definiti dal punto di vista architettonico, ma i vari elementi appaiono coordinati in maniera assurda, apparentemente senza nessi tra loro.
Il dipinto Cavaliere verso il castello raffigura in basso a sinistra un cavaliere, col capo ricoperto dall’elmo e dal pennacchio, che in sella al suo cavallo si dirige verso il Castello, raffigurato in prospettiva sullo sfondo a destra, all’interno di un paesaggio naturale. La sensazione di movimento viene conferita dal galoppo del cavallo. L’opera è intrisa di un forte cromatismo creativo, i tratti sono decisi e le pennellate di colore sono dense e corpose.
Il dipinto Cavaliere verso il castello rientra in una serie di opere che ripropongono le stesse immagini o immagini simili con cavalli e cavalieri, quale elaborazione di un processo creativo, e appartiene alla fase barocca della sua pittura, che Giorgio De Chirico sviluppa a partire dagli anni Quaranta in Italia, a Roma dove si stabilisce a partire dal 1944.