La Chiesa di San Giovanni Battista dei Genovesi si trova a Roma, in via Anicia, 12, nel rione Trastevere.
Le sue origini sono molto antiche e risalgono al XV secolo, edificata tra il 1481 e il 1492 per volere di Meliaduce Cicala, ricco mercante genovese e tesoriere della Camera Apostolica. La Chiesa viene dedicata a San Giovanni Battista, uno dei patroni di Genova con annesso chiostro e ospedale per i marinari genovesi che giungevano dal Tevere al porto di Ripa Grande, principale via di commercio tra Genova e Roma.
Nel corso dei secoli ha subito diversi restauri, uno nella prima metà del 1700 e il secondo nel corso del 1800.
La facciata esterna è stata realizzata nel 1876, opera dell’architetto Luigi Carimini.
L’interno è a pianta rettangolare con una unica navata che culmina in una abside semicircolare. La pala d’altare raffigura il Battesimo di Cristo, attribuito a Jean Leclerc.
Sul lato destro si trova il monumento funerario di Meliaduce Cicala; opera del 1481 della scuola di Andrea Bregno.
L’altare sul lato destro è dedicato a San Giorgio e conserva la pala raffigurante San Giorgio, opera del 1696 di Filippo Zucchetti.
L’altare sul lato sinistra conserva la pala raffigurante l’Apparizione della Madonna, opera di Savona di Giovanni Odazzi.
Proseguendo sul lato sinistro si trova la Cappella di Santa Caterina da Genova, del XVIII secolo, in stile barocco, con affreschi di Odoardo Vicinelli La pala d’altare raffigura la morte della santa mentre sulla volta è raffigurata la sua apoteosi.
L’attiguo chiostro della Chiesa di San Giovanni Battista dei Genovesi, originario ospizio dei marinai genovesi, è considerato uno dei più bei chiostri rinascimentali di Roma, ed è opera dell’architetto Baccio Pontelli. Si articola su quattro lati con arcata in travertino con al centro il giardino e un pozzo trecentesco.
Dal chiostro si accede all’oratorio del XVI secolo, con soffitto a cassettoni, ed affreschi raffiguranti scene della vita della Vergine Maria (L’Ultima Cena; la Presentazione al Tempio; la Nascita della Vergine, l’Incoronazione della Vergine; la Natività; la Morte della Vergine, l’Assunzione)
e di San Giovanni Battista (Nascita, La predicazione nel deserto, Il dare il nome, In prigione e La decapitazione). Gli affreschi sono attribuiti a Guido Signorini di Bologna e Gerolamo Mariotti.