The Days of Art

The Days of ArtThe Days of Art Interventi dedicati alla disabilità Deridere le Distanze autori di reato

Progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese

Il progetto “The Days of Art” è rivolto principalmente alle persone disabili adulte e a persone (minori e adulti) sottoposti all’istituto della messa alla prova, ai fini dell’espletamento di un lavoro di utilità pubblica e sociale.

Con l’attività progettuale “The Days of Art” si vuole realizzare una attività artistica, pittorica, culturale e ludica, con lo scopo di offrire alle persone adulte disabili un percorso di indipendenza e partecipazione sociale, capacità comunicative ed espressive, per abbracciare una nuova visione della disabilità e con la volontà di modificare la prassi del comune sentimento sociale, sovente, diretto ad un approccio meramente assistenzialistico.

The Days of Art Interventi dedicati alla disabilità Deridere le Distanze autori di reatoCi teniamo a sottolineare come questa attività progettuale si è resa possibile grazie al contributo della Chiesa Valdese che con I Fondi dell’Otto per Mille ha inteso supportare questa entusiasmante esperienza volta alla rieducazione e reinserimento sociale delle persone (minori e adulti) beneficiari dell’istituto della messa alla prova.

Invero, con riferimento alle persone disabili adulte, il presupposto principale è quello di superare un approccio meramente assistenzialistico, legato al concetto di cura medica, per tendere verso un sistema relazionale e culturale, da realizzare al di fuori della “casa” e della “famiglia” di origine, diretto al miglioramento delle condizioni di vita delle persone con disabilità. Tutte le attività progettuali, infatti, si svolgono e si dovranno svolgere al di fuori della contesto familiare.

Per converso tali azioni, con riferimento all’aspetto qualitativo e non quantitativo, costituiscono un valido supporto per la gestione del loro tempo libero, spesso inteso come “tempo vuoto”, in quanto è una parentesi sociale che si colloca al di fuori del tempo lavorativo e familiare della persona disabile adulta, individuato quale presupposto del benessere quotidiano di qualsiasi individuo umano. Il tempo libero delle persone disabili adulte e un tempo di crescita formativa, sovente svincolato da eventuali attitudini personali della persona disabile e non collegato ad un ambiente amicale. Lo stesso può essere paragonato ad un contenitore ampio e che non può essere colmato solo con una assistenza di tipo economico o sanitaria. Un contenitore difficile da riempire autonomamente dalla persona disabile e che necessita di un sostegno da parte di terzi, per superare eventuali inerzie e pigrizie, e sopperire alle difficoltà di genitori spesso anziani o assenti.

In tale ottica la proposta progettuale mira a accrescere e potenziare il benessere psicologico delle famiglie di origine delle persone disabili adulte, e a colmare eventuali criticità quotidiane, della vita domestica, nella gestione e sviluppo della realtà familiare, anche allargata. Lo scopo è quello di far acquisire una maggiore consapevolezza ed autonomia nel rapporto, spesso difficile e complesso, tra la persona disabile e il contesto familiare di appartenenza, anche allargato.

Proseguiamo con entusiasmo nello svolgimento delle citate attività, sperimentando la gioia e l’emozione di trovarci uniti, solidali ed integrati nel nome dell’inclusione sociale, della condivisione dell’arte e della cultura.

Non ci resta che ringraziare la Chiesa Valdese per aver reso possibile, attraverso il contributo concesso con i Fondi dell’Otto per Mille, questa entusiasmante esperienza progettuale.

 

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