Giulia Lama

giulia lamaGiulia Lama, all’anagrafe Giulia Elisabetta Lama (Venezia, 1º Ottobre 1681 – Venezia, 7 Ottobre 1747) è stata una famosa pittrice e poetessa italiana del Settecento.

Nata a Venezia nel 1681, Giulia Lama è figlia d’arte: suo padre, Agostino Lama, celebre pittore, mercante d’arte e perito si formò presso la bottega del veneziano Pietro Della Vecchia. Poche notizie si conoscono sulla sua vita; studiosa di matematica in età giovanile, Giulia Lama si afferma come pittrice in età adulta, quando ha ormai superato i trent’anni, formandosi quasi sicuramente presso la bottega paterna.

Meno nota rispetto alla collega Rosalba Carriera, anche lei di origine veneziana, Giulia Lama si afferma nel panorama artistico veneziano, non superandone mai i confini territoriali. A differenza di Rosalba Carriera, ritrattista e miniaturista, Giulia Lama si specializza nel genere della pittura di storia, con soggetti religiosi, mitologici e allegorici e non risulta iscritta alla fraglia dei pittori (la corporazione di arti e mestieri veneta) mantenendosi attraverso il ricamo. Ma l’ulteriore diversità rispetto a Rosalba Carriera e alle altre pittrici veneziane del Settecento si ricava dal temperamento anticonvenzionale, anticonformista e audace di Giulia Lama che non si uniforma all’ambiente sociale e culturale riservato alle giovani donne dell’epoca, ma, allontanandosi dal ritratto o dalla miniatura, si spinge fino allo studio anatomico del corpo umano con la realizzazione delle immagini di nudo (forse le prime nella storia dell’arte a essere realizzate da una donna).

Tra le diverse commissioni ecclesiastiche occorre citare la realizzazione della pala per l’altare maggiore della Chiesa di Santa Maria Formosa (1722-1723), la pala Cristo crocifisso e gli apostoli  della Chiesa di San Vidal (1726-32) a Venezia e Sant’Antonio da Padova nell’atto di ricevere il Bambino per Chiesa di Santa Maria dei Miracoli, andato perduto, oltre a “Giuditta e Oloferne“, conservato presso le Gallerie dell’Accademia di Venezia e Gloria di una santa (o, meglio, un’Assunzione) esposta nella chiesa di Santa Maria Assunta di Malamocco, la Madonna col Bambino e i Santi Agostino e Francesco da Paola per la Chiesa di San Francesco a Sebenico, San Girolamo con l’angelo attualmente conservate presso la Galleria Campori di Modena e Decollazione di una santa conservata al Ca’ Rezzonico. Inoltre molte sue opere risultano attribuite ad altri artisti come Giovan Battista Tiepolo e Giovanni Battista Piazzetta.

Nelle sue opere si riscontra un uso accurato e abnorme del chiaroscuro, privo di sfumature, un acceso contrasto tra ombre e luci, che appaiono sovente in conflitto, con linee grezze e quasi irregolari.

Giulia Lama muore a Venezia il 7 Ottobre del 1747 ed è sepolta nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo.

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