Lavinia Fontana (Bologna, 24 Agosto 1552 – Roma, 11 Agosto 1614) è stata una famosa pittrice cinquecentesca, la quale unitamente a Fede Galizia e Elisabetta Sirani è una delle poche donne italiane che riesce ad affermarsi in un ambito artistico di impronta prettamente maschile, battendo sul nascere gli stereotipi sociali.
Certamente Lavinia Fontana è riuscita a dar vita alla sua carriera come pittrice grazie al sostegno del padre prima e del marito dopo.
Figlia del pittore manierista Prospero Fontana, Lavinia sin dalla tenera età frequenta la bottega paterna e ciò le consente non solo di accedere alle tecniche pittoriche ma anche di entrare in contatto con i maggiori artisti dell’epoca come il Parmigianino, il Veronese ma anche i Carracci ( Annibale, Agostino e Ludovico).
All’età di venticinque anni Lavinia Fontana accetta di sposare Giovan Paolo Zappi: il matrimonio è subordinato alla condizione che la stessa continuasse a dipingere. Il marito, infatti, non ostacolò mai questa vocazione tanto da trasformarsi negli anni nel suo fedele assistente.
Il suo successo aumenta negli anni e non si ferma solo all’Italia ma arriva fino alla Corte spagnola dove realizza alcune Pale d’Altare per il Monastero reale dell’Escorial di Madrid.
Successivamente la sua fama e il suo talento cresce tanto che dalla città di Bologna si trasferisce a Roma per volere del Papa Gregorio XIII dove esegue una serie di lavori pitttorici: viene così soprannominata “la Pontificia Pittrice“.
Eclettica e versatile Lavinia Fontana nella sua pittura affronta diversi temi dalla mitologia ai temi sacri, ma anche ritratti femminili e di nudo : in tal senso deve esrre citata la Minerva in atto di abbigliarsi ( anno 1613), attualmente conservato presso la Galleria Borghese di Roma.
Negli ultimi anni della sua vita Lavinia Fontana li trascorre insieme al marito e ai suoi figli in un monastero dove muore l’anno dopo.