“Santa Lucia” è un dipinto (olio su tela, cm 68,5 × 51,8) realizzato tra il 1630 e il 1646 dal pittore fiorentino Francesco Furini (1603-1646) ed attualmente conservato presso la Galleria Spada di Roma.
Francesco Furini è stato un pittore poco attenzionato dalla critica artistica nonostante le sue opere siano esposte in diversi musei italiani ed esteri, come il Musée des Beaux-Arts di Lione, l’ Alte Pinakothek di Monaco di Baviera, Museo del Prado di Madrid, Museo dell’ Ermitage di San Pietroburgo, oltre al Palazzo Pitti di Firenze e Galleria Spada e Galleria Corsini a Roma.
Certamente Francesco Furini venne molto influenzato dalla pittura del Caravaggio quando giovanissimo da Firenze si trasferisce a Roma. Lo stile caravvaggesco lo ritroviamo in diverse opere, soprattutto negli affascinanti nudi femminili. Negli anni matura uno stile sempre più personale differenziandosi in tal senso dal Caravaggio e inserendo nei suoi dipinti tonalità e sfumati che vanno dall’azzuro all’oltremare e dai quali sembra emergere il candore e la luminosità del corpo umano.
E’ anche per tale ragione che le fanciulle, soventi nude, raffigurate nei suoi dipinti appaiono fascinose e attraenti, ammaliatrici e seduttrici, ma mai volgari.
Ciò si riscontra nell’ “Andromeda” della Galleria Corsini così come in “Santa Lucia” presso la Galleria Spada, dove è quasi impossibile non notare questa piccola tela.
In “Santa Lucia” Francesco Furini dipinge la martire cristiana di spalle; il volto è appena visibile ed emerge dalla prenombra mentre tutta la luce del dipinto si infligge sulla schiena, rigorosamente posta in primo piano, candida e luminosa, sulla quale scendono alcune ciocche dei suoi lunghi capelli castani, mentre un velo di trasparenza opalino ne tratteggia la linea curva del contorno delle vesti.
“Santa Lucia“, una bellezza che conquista a prima vista, dove la forza seduttiva ed ammaliante del dipinto deriva dalla semplicità e linearità dello stesso.