Le Quattro Fontane si trovano a Roma ai lati di quattro palazzi confluenti in un incrocio, molto particolare e suggestivo denominato, per l’appunto, incrocio di Via delle Quattro Fontane che attualmente collega via del Quirinale- via XX Settembre e via Sistina-via A. Depretis .
Il progetto delle Quattro Fontane che si affacciano sull’omonimo incrocio venne realizzato tra il 1588 e il 1593 per volere di Papa Sisto V. Questi ricorse a fontane semipubbliche in cambio di concessioni gratuite dell’acqua Felice, da realizzarsi in travertino, adornate con divinità pagane e poste ai quattro angoli della strada, in apposite nicchie, successivamente inglobate nella costruzione dei palazzi laterali.
La costruzione delle fontane del Tevere e dell’Arno vennero finanziate dal nobile Muzio Mattei, il quale aveva già contribuito alla realizzazione nell’anno 1581 della Fontana delle Tartarughe sotto il palazzo di sua proprietà a Piazza Mattei. Le altre due fontane vennero finanziate da Antonio Grimani, vescovo di Torcello, (la Fontana di Giunone) e da Giacomo Gridenzoni (la Fontana di Diana).
Due delle quattro fontane, del Tevere e dell’Arno, simboleggiano Roma e Firenze, mentre quelle di Diana e Giunone simboleggiano la Fedeltà e la Fortezza ( i cui simboli sono rappresentati dal leone e dal cane).
Tutte le figure delle quattro fontane sono sdraiate su un fianco dove l’acqua sgorga e viene raccolta in apposite vasche semicircolari.
Le prime tre fontane, Tevere, Arno e Giunone furono progettate da Domenico Fontana, mentre quella di Diana venne progettata da Pietro da Cortona. Gli scultori rimangono tuttora sconosciuti.
Qui si trova si trova altresì la Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane (1638 -1663) dedicata a San Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, anche nota con il nome di Chiesa di San Carlino per le sue piccole e limitate dimensioni, realizzata su progetto di Francesco Borromini. Con la morte del Borromini nel 1667 la Chiesa venne completata dal nipote Bernardo Borromini.