La Cappella Spada si trova a Roma, all’interno della Chiesa di San Girolamo della Carità, sita in Via di Monserrato, nel rione Regola.
La Chiesa di San Girolamo della Carità risale intorno alla metà dei Seicento, ed è stata edificata dall’architetto Domenico Castelli, incarnando interamente lo stile barocco.
La Cappella Spada è stata realizzata tra il 1634 e il 1660 dall’architetto Virgilio Spada su progetto di Francesco Borromini, quale mausoleo della nobile famiglia Spada.
La Cappella Spada, a pianta rettangolare, è completamente rivestita di diaspro e di marmo giallo e rosso, dalle pareti fino al pavimento ed è priva di qualsiasi elemento architettonico come colonne o pilastri.
La parete centrale della cappella conserva un antico dipinto, incorniciato da una ghirlanda di bronzo e da due corone, una in marmo verde e una in marmo giallo, risalente al XV secolo e raffigurante la Madonna col Bambino.
Sempre nella parete centrale, accanto all’immagine della Madonna col Bambino sono collocati due medaglioni ovali, in marmo bianco, che raffigurano San Francesco e San Bonaventura, entrambe opere di Paolo Naldini.
Nelle pareti laterali sono collocate le statue semisdraiate di Giovanni Spada (parete di destra – opera dello scultore romano Cosimo Fancelli) e Bernardino Lorenzo Spada, vescovo di Calvi, (parete di sinistra – opera dello scultore lombardo Ercole Ferrata), entrambe adagiate su divanetti di marmo giallo con la spalliera in marmo nero, e un totale di sei medaglioni ovali, tre per ogni parete laterale, i quali raffigurano altri membri della nobile famiglia Spada attraverso dei busti in marmo bianco: più precisamente sulla parete destra sono collocati i medaglioni raffiguranti Mutio Spada e il nipote Antonello (opera di Ercole Ferrata), Ghino di Mengo Spada (opera di Giuseppe Peroni), e Pietro di Cecco e Serrone di Pietro Spada (attribuiti a Paolo Naldini); sulla parete di sinistra sono collocati i medaglioni raffiguranti Amadore I e Aleramo Spada (opera di Paolo Naldini), Amadore II Spada (opera di Francesco Baratta) e Amadore e Mengo Spada (opera di Antonio Raggi).
All’ingresso della Cappella vi sono due angeli in ginocchio, attribuiti ad Antonio Giorgetti, che reggono un drappo di marmo con funzione di balaustra. Entrambi gli angeli sono di marmo ma uno di essi, con precisione l’angelo di destra, ha un’ala di legno, che, ruotando, consente di accedere all’interno della sontuosa cappella.