Chiesa di San Girolamo della Carità a Roma

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Chiesa di San Girolamo della Carità

La Chiesa di San Girolamo della Carità si trova a Roma, in Via di Monserrato, a poca distanza dalle più conosciute Piazza Farnese e Campo dei Fiori, nel rione Regola, e secondo le antiche fonti è stata realizzata nell’area in cui nel 382 ha dimorato San Girolamo, (Stridone, 347 – Betlemme, 30 Settembre 419/420), sacerdote e dottore della Chiesa.

La Chiesa di San Girolamo della Carità risale intorno al 1655 ed è stata edificata dall’architetto Domenico Castelli.

La facciata esterna, in stile barocco, risale al 1660 ed è attribuita a Carlo Rainaldi mentre l’interno si presenta a croce latina, con una sola navata centrale e con un soffitto di legno intagliato.

L’altare maggiore, opera di Carlo Rainaldi, custodisce una copia del pittore Vincenzo Camuccini raffigurante l’ “Ultima comunione di San Girolamo“. L’originale dell’opera di Domenico Zampieri, detto il Domenichino, si trova invece nella Pinacoteca Vaticana.

“Ultima comunione di San Girolamo”

All’interno della Chiesa di San Girolamo della Carità è possibile ammirare due capolavori artistici e architettonici: la Cappella Spada, in chiaro stile barocco, completamente rivestita di diaspro con pregiati marmi policromi, e la Cappella Antamoro.

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Cappella Spada

La sontuosa Cappella Spada è stata realizzata dall’architetto Virgilio Spada su progetto di Francesco Borromini e nella parete centrale conserva un antico dipinto, incorniciato da una ghirlanda di bronzo, risalente al XV secolo e raffigurante la Madonna col Bambino, mentre nelle pareti laterali sono collocate le statue semisdraiate di Giovanni Spada (opera di Cosimo Fancelli) e Bernardino Lorenzo Spada (opera di Ercole Ferrata) e un totale di otto medaglioni ovali, tre per ogni parete laterale, i quali raffigurano altri menbri della nobile famiglia Spada attraverso dei busti in marmo bianco e due collocati nella parete centrale che raffigurano San Francesco e San Bonaventura, opera di Paolo Naldini. All’ingresso della Cappella vi sono due angeli in ginocchio, attribuiti ad Antonio Giorgetti, che reggono un drappo di marmo con funzione di balaustra. Entrambi gli angeli sono di marmo ma uno di essi ha un’ala di legno, che, ruotando, consente di accedere all’interno della cappella.

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Cappella Antamoro

La Cappella Antamoro è collocata accanto all’altare maggiore, ed è la cappella di famiglia dei conti Antamoro, realizzata tra il 1708 e il 1710 dall’architetto, di origine siciliana, Filippo Juvarra.

La cappella conserva al suo interno la statua marmorea di San Filippo Neri dello scultore francese Pierre Legros, mentre i rilievi sono attribuiti a Camillo Rusconi. Occorre affermare che San Filippo Neri ha abitato per ben trentatré anni, tra il 1551 e il 1583, nel convento adiacente alla Chiesa di San Girolamo della Carità.

Cappella di San Pietro – “Consegna delle Chiavi”

Inoltre occorre citare anche la Cappella Marescotti, che conserva la pala d´altare “Sacra Famiglia e Santi” del pittore toscano Durante Alberti, il Monumento funebre del conte Asdrubale Montauto realizzato su disegno di Pietro da Cortona, la Cappella della Famiglia Speziali che conserva al suo interno un Crocifisso risalente al XV secolo, e il dipinto “Consegna delle Chiavi” collocato nella Cappella di San Pietro e attribuito al pittore Girolamo Muziano.

Cappella Marescotti – “Sacra Famiglia e Santi”

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