La Visitazione è un dipinto (olio su tavola trasportato su tela, cm 200×145) realizzato intorno al 1516-1517 circa dal pittore urbinate Raffaello Sanzio, grande esponente del Rinascimento italiano, e attualmente conservato presso Museo del Prado di Madrid.
La Visitazione viene realizzata durante l’ultimo periodo di vita di Raffello Sanzio, (Urbino 1483 – Roma 1520), il principale pittore del Rinascimento italiano, che muore giovanissimo all’età di soli trentasette anni. Per tale ragione molti critici non escludono la collaborazione degli allievi della sua bottega nell’esecuzione dell’opera, in particolare Perin del Vaga.
L’opera viene commissionata intorno al 1616 da Giovanni Battista Branconio, detto Branconio dell’Aquila in quanto nativo nel capoluogo abruzzese, orafo e protonotario apostolico nonchè amico del Sanzio, quale dono per suo padre Marino Branconio. La scelta del tema biblico è legato a motivi familiari, in quanto Elisabetta era il nome della moglie di Marino Branconio. L’opera doveva essere collocata nella cappella di famiglia all’interno della Chiesa di San Silvestro all’Aquila.
L’amicizia e la collaborazione tra Giovanni Battista Branconio e Raffello Sanzio viene anche testimoniata dal progetto di un palazzo, Palazzo Branconio dell’Aquila, andato distrutto, nel rione di Borgo a Roma e dal dipinto Autoritratto con un amico (datato al 1518-1519), conservato al Museo del Louvre a Parigi, nel quale, secondo alcuni critici dell’arte, la figura effigiata accanto al Sanzio è proprio Giovanni Battista Branconio, (mentre secondo altri critici si tratterebbe di Polidoro da Caravaggio o di Giulio Romano).
L’opera la Visitazione riprende l’episodio narrato nel Vangelo secondo Luca e raffigura Elisabetta, ormai anziana e la Vergine Maria, giovanissima, entrambe incinte, all’interno di un paesaggio naturale. Le due donne si stringono la mano destra, e la Vergine poggia la mano sinistra sulla pancia, sottolineando la futura nascita.
Sullo sfondo è raffigurata in prospettiva la scena del Battesimo di Cristo e nella parte alta viene raffigurato Dio tra gli angeli, che rimanda al dipinto della Visione di Ezechiele di Raffaello Sanzio, databile al 1516-1517 circa e conservato nella Galleria Palatina (Galleria degli Uffizi) di Firenze.