La Chiesa di Sant’Agostino si trova a Montepulciano, rinomato borgo toscano ricadente nella provincia di Siena, situato tra le dolci colline della Val d’Orcia e la Valdichiana, in Toscana.
La Chiesa di Sant’Agostino fa parte della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, e risale al 1285, successivamente ristrutturata su progetto dello scultore e architetto fiorentino Michelozzo di Bartolomeo Michelozzi, detto Michelozzo (seguace di Filippo Brunelleschi).
Procedendo lungo il corso di Montepulciano, in Piazza Michelozzo sopra una scalinata, sorge la Chiesa di Sant’Agostino, tra lo stile rinascimentale e il tardo gotico fiorentino, una dei principali luoghi di culto del borgo toscano, unitamente al Duomo di Montepulciano o Cattedrale di Santa Maria Assunta e alla Chiesa di San Biagio, o anche detto Tempio di San Biagio.
La facciata esterna, in stile rinascimentale, è divisa in due parti: nell’ordine inferiore, scandita da lesene scanalate, spicca una lunetta sopra il portale d’ingresso con un rilievo in terracotta raffigurante la Madonna con il Bambino e i Santi Giovanni Battista e Agostino, opera di Michelozzo di Bartolomeo Michelozzi, detto Michelozzo (anno 1427), con nicchie ogivali per statue, mentre l’ordine superiore, realizzato in un secondo momento, contiene un rosone centrale.
L’interno della chiesa, ad una sola navata, risale al restauro effettuato tra il 1784 e il 1791, e conserva diverse opere d’arte, in particolare sul primo altare sul lato sinistro si trova il dipinto raffigurante l’Ascensione di Cristo di Cesare Nebbia da Orvieto (anno 1585);
sul secondo altare sul lato sinistro si trova il dipinto raffigurante la Madonna della Cintola opera di Federico Fiori detto il Barroccio, (anno 1528-1612); sul terzo altare sul lato sinistro si trova la pala raffigurante la Crocifissione, opera del pittore fiorentino Lorenzo di Credi (anno 1459-1537);
nel primo altare sul lato destro si trova il dipinto raffigurante la Resurrezione di Lazzaro di Alessandro Allori (anno 1593);
nel terzo altare sul lato destro si trova il dipinto raffigurante La Pietà del pittore pisano Cristoforo Roncalli detto il Pomarancio (anno 1552-1626);
mentre sull’altare maggiore si trova il magnifico Crocifisso ligneo policromato del 1400 attribuito prima a Donatello e successivamente ad Antonio da Sangallo il Vecchio.