Chiesa di San Biagio a Montepulciano

Chiesa di San Biagio

Chiesa di San Biagio, o anche detto Tempio di San Biagio

La Chiesa di San Biagio, o anche detto Tempio di San Biagio, celebre opera di Antonio da Sangallo il Vecchio, sorge poco al di fuori del centro storico di Montepulciano, in una posizione isolata, tra la Val d’Orcia e la Val di Chiana, in provincia di Siena.

chiesa di san biagio

La Chiesa di San Biagio, in stile architettonico rinascimentale con pianta a croce greca, viene realizzata tra il 1518 e il 1545 dall’architetto fiorentino Antonio da Sangallo il Vecchio, sul modello della Basilica di Santa Maria delle Carceri a Prato progettata nel 1486 dal fratello Giuliano da Sangallo.

chiesa di san biagio

La Chiesa di San Biagio viene edificata sul luogo dove sorgeva una pieve paleocristiana dedicata a Santa Maria; su un muro vi era un affresco raffigurante la Madonna con il Bambino in grembo e San Francesco, e il 23 Luglio del 1518 si verifica quello che passa alla storia come un evento miracoloso: due donne e un pastore affermano di aver visto gli occhi della Vergine che si aprivano e si chiudevano come se fosse viva. Sulla base di tale evento miracoloso si decise di costruire la Chiesa di San Biagio, o Tempio di San Biagio e dedicata a San Biagio, vescovo e martire.

L’intero complesso, unitamente alla Canonica, è in travertino con due campanili (il primo terminato nel 1564, mentre il secondo, precisamente quello a sinistra è rimasto incompiuto), e la cupola costruita tra il 1543 e il 1545.

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L’interno, anch’esso in travertino come l’esterno, ha una pianta a croce greca con quattro bracci rettangolari e contiene diversi altari; il principale è l’Altare Maggiore, costituito da un dossale di marmo di Carrara realizzato nel 1584 dagli scultori fiorentini Giannozzo Albertini e Alessandro di Pietro Albertini; il prospetto architettonico centrale in marmo bianco di Carrara (anno 1576-1578) è opera dello scultore Romualdo Malaspina da Settignano, e il basamento in travertino è attribuito allo scultore Tommaso di Agostino Boscoli da Settignano.

Chiesa di San Biagio

Altare Maggiore

Nella parte centrale si trova l’affresco ritenuto miracoloso della Madonna col Bambino e San Francesco, attribuito al pittore senese Maestro di Badia a Isola (fine del Duecento e inizio del Trecento) molto vicino alla cerchia di Duccio di Buoninsegna.

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Madonna col Bambino e San Francesco

Nella lunetta superiore si trova l’immagine raffigurante “Dio Padre bendicente” (anno 1578), opera del pittore fiorentino Niccolò Betti.

Nelle nicchie si conservano le statue in marmo bianco di Carrara (cm 160×60) che raffigurano San Giovanni Battista, Santa Caterina da Siena, Sant’Agnese da Montepulciano e San Giorgio, realizzate nel 1619 dallo scultore fiorentino Ottaviano Lazzarini.

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Infine, il Crocifisso in legno intagliato e policromato (anno 1610-1630) viene attribuito allo scultore toscano Giovanni Battista Alessi. Sulla parete dell’altare maggiore si trova la vetrata raffigurante l’Allegoria della Concezione della Vergine con Adamo, Eva e Profeti, datata 1551 opera di Michelangelo di Cipriano d’Urbano da Cortona, e riprende un famoso dipinto di Luca e Francesco Signorelli del Museo Diocesano di Cortona.

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Allegoria della Concezione della Vergine con Adamo, Eva e Profeti

Gli affreschi nella lunetta e nella volta dell’Altare Maggiore sono tutti attribuiti al pittore orvietano Angelo Righi e raffigurano i Re d’Israele: Manasse, Amon, Giosia e Iaconia (anno 1598),

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Re d’Israele: Manasse, Amon, Giosia e Iaconia

mentre nella volta raffigurano le Storie della Vergine: Morte, Assunzione e Incoronazione della Vergine, (anno 1600-1605).

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Morte, Assunzione e Incoronazione della Vergine

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Morte della Vergine

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Assunzione della Vergine

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Incoronazione della Vergine

Tra le altre cappelle occorre citare la Cappella dell’Annunciazione che contiene il dipinto raffigurante l’Annunciazione, databile nell’ultimo quarto del Cinquecento, opera di un ignoto pittore molto attivo a Roma, in quanto è una copia della tela dell’ Annunciazione (anno 1555) che si trova nella Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma;

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Annunciazione

la Cappella di Santa Caterina o della Natività che contiene il dipinto raffigurante la Nascita della Vergine, (anno 1680-1683), opera di pittore ignoto probabilmente appartenente alla cerchia dei pittori toscani come Raffaello Vanni e Ciro Ferri;

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Nascita della Vergine

la Cappella dell’Assunzione che contiene il dipinto raffigurante l’Assunzione della Vergine (anno 1656) del pittore senese Domenico Manetti;

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Assunzione della Vergine

 

la Cappella della Crocifissione con la tela raffigurante la “Crocifissione” (anno 1590-1610) di ignoto artista identificato in Antonio Circignani detto il Pomarancio; l’opera è una copia della pala d’altare raffigurante il “Crocefisso” realizzato tra il 1585 e il 1590 dal pittore italiano, originario di Gaeta, Scipione Pulzone detto il Gaetano conservato a Roma nella Chiesa di Santa Maria in Vallicella.

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Crocifissione

 

la Cappella di San Biagio con la tela raffigurante il “Martirio di San Biagio” realizzata nel 1618 dal pittore fiorentino Giovanni Mannozzi, detto Giovanni da San Giovanni;

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Martirio di San Biagio

la Cappella di San Giorgio che conserva la pala raffigurante “San Giorgio che uccide il drago” (anno 1603) del pittore orvietano Angelo Righi (allievo di Cesare Nebbia).

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San Giorgio che uccide il drago

Sulla facciata est si trova la vetrata raffigurante la “Madonna col Bambino” datata 1568-1569 opera di Michelangelo di Cipriano d’Urbano da Cortona.

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Davanti Chiesa di San Biagio si trova al Canonica con due loggiati (anno 1550) e il pozzo, entrambi realizzati su progetto di Antonio da Sangallo il Vecchio dopo la sua morte.

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Canonica con due loggiati e il pozzo

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