Ciglio della falesia a Pourville è un dipinto (olio su tela) realizzato nel 1882 dal celebre pittore francese, appartenente alla cerchia degli Impressionisti, Claude Monet, ed attualmente conservato in Collezione privata.
Claude Monet ((Parigi, 14 Novembre 1840 – Giverny, 5 Dicembre 1926) ) è stato uno dei massimi esponenti dell’Impressionismo francese, rispetto al quale viene considerato il reale fondatore, accanto a Pierre Auguste Renoir, Gustave Caillebotte, Edgar Degas, Alfred Sisley e a Paul Cézanne, e in molte sue opere troviamo l’applicazione della tecnica dell’ en plein air.
L’opera Ciglio della falesia a Pourville raffigura un tratto della scogliera di Pourville, piccolo villaggio nel nord della Francia, che il pittore francese visita nel 1882, durante un breve soggiorno a Dieppe. Il dipinto rientra in una serie di opere, tutte dello stesso periodo temporale, che immediatamente colpiscono l’attenzione del mercante d’arte Paul Durand-Ruel.
La tematica marittima viene, pertanto, indagata da Claude Monet sotto vari aspetti, in relazione alle condizioni atmosferiche esterne, mutevoli di ora in ora, e alla ricerca del perfetto connubio tra luce e colore, ed è per questo che tutte le opere realizzate a Pourville si differenziano tra loro. E’ il senso della vita, in costante divenire, che attira l’attenzione del pittore francese, con il movimento del mare, l’agire del vento e del sole, e la luce creata dal fattore tempo. E’ il divenire che crea e trasforma l’opera e i sentimenti che la stessa esprime: “Panta rhei: tutto si muove e nulla sta fermo“.
La tela ruota intorno alla linea sinuosa della falesia di Pourville, e si caratterizza per gli elementi di terra, mare e cielo, quasi a creare un unicum tra loro. Il colore è il protagonista assoluto dell’opera, unitamente alla luce.
Le tonalità di blu e di bianco del mare e del cielo si integrano con quelle del verde e del giallo della scogliera, conferendo all’opera un senso di armonia e di grande profondità.