Cléo de Mérode: l’enigmatica ballerina francese

cléo de mérodeCléo de Mérode, nome d’arte di Cléopâtre-Diane de Mérode, (Parigi, 27 Settembre 1875 – Parigi, 17 Ottobre 1966), è stata una famosa ballerina francese dell’Opera di Parigi verso la fine dell’Ottocento.

Appartenente ad una nobile famiglia belga, Cléo de Mèrode nasce a Parigi il 27 Settembre 1875  e sin da piccola mostra una forte predisposizione e attitudine per la danza entrando a far parte della compagnia di ballo dell’ Opéra National di Parigi, alla età di soli undici anni.

Ma, man mano che cresce Cléo de Mérode si afferma nella società parigina, nel pieno della Belle Époque, per la sua bellezza, grazia e sensualità e incanta per la sua raffinatezza divenendo una inconfondibile icona di stile e di eleganza.

Per le sue acconciature (in particolare il modo di raccogliere i capelli con lo chignon coprendo lateralmente le orecchie, tipico delle ballerine) e per il suo modo di vestire viene considerata un modello, fonte di ispirazione e di imitazione, capace di dettare le regole e le tendenze della moda e dello stile della Belle Époque. Viene ritratta da molti artisti dell’epoca tra i quali Henry de Toulouse-Lautrec e Edgar Degas, e diversi fotografi tra cui Félix Nadar: le sue immagini in breve tempo fanno il giro del mondo, oltrepassando i confini territoriali della Francia.

Il successo e la fama portano Cléo de Mérode a diventare oggetto di pettegolezzi dei famosi salotti borghesi parigini: viene sovente additata come una cortigiana e, in tal senso, fa discutere la sua relazione amorosa, tenuta fortemente in segreto, con il monarca Leopoldo II del Belgio, di quaranta anni più anziano di lei. Inoltre, o per invidia o per leggerezza, si vocifera che la presunta relazione con il monarca del Belgio è la chiave che le apre, ancora giovanissima, le porte dei maggiori teatri del mondo, fino agli Stati Uniti d’America.

La fama unitamente allo scandalo viene ulteriormente confermata quando Alexandre Falguière presenta al pubblico una scultura in marmo bianco raffigurante una donna nuda, “La Danseuse“, chiaramente ispirata a Cléo de Mérode la quale, dal canto suo, sostiene di non aver mai posato nuda per lo scultore e pittore francese.

Cléo de Mérode diviene così una delle donne più chiacchierate della Parigi della Belle Époque: una figura femminile emblematica che incarna contemporaneamente sentimenti contrastanti come la purezza, il candore e l’ innocenza uniti alla sensualità e un pizzico di spregiudicatezza, trascinando su di sè quell’ alea di mistero che solitamente avvolge i grandi personaggi.

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