Elsa De Giorgi e Italo Calvino

Elsa De Giorgi L’appassionata relazione amorosa tra Elsa De Giorgi e Italo Calvino, per molti oggi poco conosciuta, è stata tra le più chiacchierate del Novecento italiano, e molte tracce si rinvengono in una serie di opere letterarie.

Elsa De Giorgi, nome d’arte di Elsa Giorgi Alberti (Pesaro, 26 Gennaio 1914 – Roma, 12 Settembre 1997) è stata una famosa attrice cinematografica e teatrale durante il regime fascista, scrittrice e regista. Nata in una famiglia aristocratica, inizia, ancora giovanissima ma già bellissima, una carriera di attrice passando dal cinema al teatro, e a metà del Novecento si afferma anche come scrittrice.

Nel 1948 sposa il ricco conte Sandrino Contini Bonacossi, collezionista d’arte, ma nella seconda metà del 1950 inizia una relazione appassionata con lo scrittore ed intellettuale Italo Calvino, più giovane di lei di nove anni; una relazione che dura ben quattro anni, dal 1955, anno del primo incontro a Firenze, fino al 1958.

Invero, nel 1955 Elsa De Giorgi pubblica il suo primo romanzo I coetanei, con la casa editrice Einaudi ed è lo stesso Calvino che si occupa della stesura del manoscritto. Due mondi opposti, lei già affermata come attrice e regina dei salotti mondani e culturali dell’epoca, lui, schivo e riservato; ma è scientificamente provato che gli opposti si attraggono.

I loro contatti, inizialmente soltanto professionali, si trasformano ben presto in qualcosa di passionale e travolgente con una serie di incontri tra Roma e Torino, in assoluta segretezza, accesi litigi e contestuali riappacificazioni; il tutto nell’assenza del marito di lei, che misteriosamente sparisce dalla scena.

La testimonianza di ciò si rinviene nel romanzo Ho visto partire il tuo treno (anno 1992), una sorta di memoriale su quegli incontri fugaci raccontati nella corrispondenza con Italo Calvino, che suscita sin da subito scalpore e anima pettegolezzi pubblici.

“Ho visto partire il tuo treno, tu al finestrino, t’ho salutato non visto, dal finestrino di coda del mio treno, bellissima. poi per tutto il viaggio ho assaporato nel dormiveglia… Il treno che mi sta trascinando su per l’Italia e quello che ti porterà verso il Sud mi paiono un’immagine di feroce violenza come due cavalli frustati in direzioni opposte che dilaniano un unico corpo”.

Per converso, si vocifera, infatti che alcune opere di Calvino, in particolare Il Barone rampante (anno1957) e Il Cavaliere inesistente (anno 1959), traggono ispirazione dalla relazione sentimentale con Elsa De Giorgi. Inoltre, e ancor più seria è la prefazione di Fiabe italiane (anno 1956 – Fiabe raccolte dalla tradizione popolare durante gli ultimi cento anni e trascritte in lingua dai vari dialetti da Italo Calvino) dedicata a un non meglio precisato Raggio di Sole, nient’altro che l’anagramma di Elsa De Giorgi.

La relazione amorosa tra Elsa De Giorgi e Italo Calvino termina nel 1958 non si sa per quale preciso motivo, e forse come tutte le relazioni terrene è destinata a scemare con lo spegnersi del fuoco della passione; quella che c’è stato prima appartiene al divino e poco riscontrabile nella realtà.

 

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