Tra le tante storie di amore di tutti i tempi è quasi impossibile non citare quella intercorsa tra Giulietta Masina e Federico Fellini all’inizio degli anni quaranta del Novecento.
Giulietta Masina (San Giorgio di Piano, 22 Febbraio 1921 – Roma, 23 Marzo 1994) è stata una famosa attrice italiana, una icona del cinema tanto da essere ultra premiata nella sua carriera con tre David di Donatello, quattro Nastro d’argento, un Globo d’oro e il premio alla migliore interpretazione femminile al Festival di Cannes nel 1957.
Nel 1942 Giulietta Masina conosce Federico Fellini (Rimini, 20 Gennaio 1920 – Roma, 31 Ottobre 1993), all’interno degli studi dell’EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche) e poco dopo, il 30 ottobre del 1943, si sposano. Dalla loro unione matrimoniale nasce un solo figlio Pier Federico, che purtroppo muore undici giorni dopo la nascita.
Proprio questa dolorosa perdita avvicina maggiormente la coppia; Giulietta minuta e silenziosa, dal carattere schivo e riservato, e Federico più aperto e socievole (soprattutto verso l’ambiente femminile) iniziano un sodalizio anche professionale che li porterà ad essere tra le principali bandiere del cinema italiano.
Federico Fellini è annoverato all’unanimità come uno dei più celebri e rinomati registi del panorama italiano e internazionale; una fama che si antepone addirittura a suoi film; Fellini è per tutti, indistintamente, il regista de La dolce vita vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1960 e vincitore del Premio Oscar per Migliori costumi nel 1962 o il regista di Amarcord (film del 1973) che gli valse un David di Donatello nel 1974 e il Premio Oscar nel 1975 e a seguito del quale il titolo, derivante dal dialetto romagnolo, io mi ricordo, diventa un neologismo della lingua italiana, come rievocazione in chiave nostalgica.
Tra le pellicole che consacrano la coppia nel panorama mondiale occorre citare La strada del 1954, Leone d’Argento al Festival di Venezia nel 1954 e Premio Oscar al miglior film in lingua straniera nel 1957 con la regia di Fellini e l’interpretazione della Masina nel ruolo di Gelsomina, venduta dalla madre al saltimbanco Zampanò per una misera somma di denaro; segue Il bidone del 1955 e Le notti di Cabiria del 1957 vincitore del Premio Oscar al miglior film straniero nel 1958, Miglior interpretazione femminile a Giulietta Masina al Festival di Cannes nel 1957 e David di Donatello per la Miglior regia a Federico Fellini nel 1957.
Giulietta Masina muore a Roma il 23 Marzo 1994, a seguito di un tumore ai polmoni, cinque mesi dopo la scomparsa del marito avvenuta a Roma il 31 Ottobre 1993.
Giulietta Masina e Federico Fellini, entrambi sepolti nel cimitero di Rimini, li vogliamo immaginare mentre ri-percorrono insieme la lunga strada della loro vita e dei loro successi professionali, e mentre festeggiano il loro 50mo anniversario di matrimonio, uno accanto all’altro, sempre mano nella mano.
Nella città eterna, percorrendo le stradina del centro storico è possibile imbattersi nel loro ricordo con la targa commemorativa in Via Margutta, o meglio nota come la Via degli artisti, al numero civico 110 che indica il palazzo dove la coppia ha abitato.
” Quante strade rare e belle
sò l’orgojo dè sto monno
che t’incanti ner vedelle…
io però sai che risponno?Via Margutta ormai è lampante
che le batte tutte quante
perchè è unica e speciale
e ner monno nun c’ è uguale. “