“Il bacio” è un dipinto (olio su tela, cm 112×88) realizzato nel 1859 dal celebre pittore veneziano Francesco Hayez, ed attualmente conservato presso la Pinacoteca di Brera a Milano.
Emblema del romanticismo italiano, il dipinto “Il bacio” viene commissionato al pittore Francesco Hayez dal conte Alfonso Maria Visconti di Saliceto e viene esposto per la prima volta all’Accademia di Brera il 9 Settembre del 1859 con il titolo Il bacio. Episodio della giovinezza. Costumi del secolo XIV. Rimane per diversi anni nella dimora Visconti e soltanto nel 1886, l’anno prima della morte del conte, costui lo dona alla Pinacoteca di Brera a Milano, dove si trova tutt’ora.
L’ambientazione del dipinto è prettamente medioevale con la scena che si svolge nell’androne di un castello, e la luce che cade dall’alto illuminando i due protagonisti.
L’immagine delicata e passionale con due giovani innamorati che avvinghiati in un intimo abbraccio si scambiano un tenero bacio, racchiude altresì un senso di naturalezza e di umanità e al contempo evoca un alone di mistero, dal quale ancora oggi ricava la sua forza.
Ma oltre al significato romantico il dipinto “Il bacio” conserva anche un significato politico, a seguito della fine della seconda guerra d’indipendenza (27 Aprile 1859 – 12 Luglio 1859) nel pieno del Risorgimento italiano e dei suoi ideali come l’amore per la patria, la coscienza nazionale, l’ indipendenza e la libertà, (in tal senso l’abbigliamento dell’uomo ricorda quello di un combattente volontario e il pugnale che si intravede dal mantello simboleggia la resistenza al nemico). Lo spirito nazionalista e patriottico si rinviene nella perfetta unione dei due corpi, auspicando ad una futura unione politica (la proclamazione del regno d’Italia avverrà qualche anno dopo, nel 1861).
Il successo ottenuto con la prima esposizione nel 1859 costringono Francesco Hayez a realizzare altre tre versioni del dipinto, oltre a quella conservata presso la Pinacoteca di Brera. La seconda versione del dipinto nella quale la fanciulla indossa un abito bianco, viene realizzata nell’anno 1861 per la famiglia Mylius, nel 1867 viene mostrata all’Esposizione Universale di Parigi e nel 2008 viene venduta all’asta. L’abito bianco della fanciulla unitamente al mantello verde e alla calzamaglia rossa dell’uomo simboleggia la bandiera italiana.
La terza versione del dipinto, un acquarello su carta, viene realizzata nel 1859 e successivamente donata dal pittore alla sorella della sua amante Carolina Zucchi, ed è anch’essa conservata a Milano presso la Pinacoteca Ambrosiana.
Infine la quarta versione realizzata nel 1867, e presentata all’Esposizione Universale di Parigi nello stesso anno, oggi collezione privata, si distingue dalle precedenti per il drappo bianco sui gradini ed il verde acceso del mantello dell’uomo.
Infine, come non citare il grande regista cinematografico Luchino Visconti che nel film “Senso” elabora la scena del bacio alla Villa di Aldeno, ispirandosi al dipinto “Il bacio” di Francesco Hayez del 1859.