Il sogno di San Giuseppe è un dipinto (olio su tela, cm 99×102) realizzato intorno alla prima metà del Seicento dal pittore romano Andrea Sacchi, ed attualmente conservato presso il Museo del Barocco Romano di Palazzo Chigi ad Ariccia.
Andrea Sacchi (Roma, 30 Novembre 1599 – Roma, 21 Giugno 1661) è stato un celebre pittore italiano, formatosi presso la bottega di Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino e molto attivo nella città di Roma intorno alla prima metà del Seicento. La sua attività artistica a Roma si svolse anche al servizio della nobile famiglia Barberini, (in particolare il Cardinale Antonio, suo committente in diverse composizioni religiose) collaborando anche con Guido Reni e Pietro da Cortona. Tra le sue opere romane si ricorda il dipinto raffigurante la Morte di sant’Anna custodito nella Chiesa di San Carlo ai Catinari, nel rione Sant’Eustachio, il dipinto dell’altare maggiore della Chiesa di Sant’Isidoro a Capo le Case raffigurante “Sant’Isidoro e la Vergine Maria” realizzato nel 1622, il dipinto raffigurante LaVergine appare a San Bonaventura (1635-1636) e il dipinto raffigurante Sant’Antonio di Padova risuscita un morto(1631-1636) entrambi conservati all’interno della Chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini o anche Chiesa di Santa Maria Immacolata a Via Veneto, nel rione Ludovisi, la Visione di San Romualdo e la Messa di San Gregorio presso la Pinacoteca Vaticana, e l’affresco raffigurante l’allegoria della Divina Sapienza di Palazzo Barberini.
Il dipinto Il sogno di San Giuseppe raffigura la Vergine Maria inginocchiata con in braccio il Bambino Gesù e di fronte San Giuseppe, anziano con la barba lunga e bianca, sdraiato e addormentato, mentre un angelo in volo gli compare in sogno con il messaggio di fuggire in Egitto insieme alla sua famiglia.
L’angelo ha la mano sinistra rivolta verso l’alto, ovvero verso Dio, indicando la provenienza divina del messaggio del quale è portatore, mentre la mano destra è tesa verso San Giuseppe, quasi a volerlo toccare per svegliarlo dal sonno.
Le scelte cromatiche, le sfumature dei colori e l’eleganza delle forme, unitamente all’illuminazione generale dell’opera, tutto di impianto barocco, sono tese a sottolineare l’atmosfera sognante del falegname.