Lucile Duplessis, all’ anagrafe Anne Lucile Philippe Laridon Duplessis (Parigi, 18 Gennaio 1770 – Parigi, 13 Aprile 1794) è passata alla storia per essere stata la moglie del giornalista, politico e rivoluzionario Camille Desmoulins, nel periodo della Rivoluzione Francese.
Nasce in una famiglia francese borghese molto ricca e benestante, conducendo una vita molto agiata. Lucile Duplessis è figlia del funzionario del Tesoro francese Étienne-Claude Duplessis-Laridon e di Anne-Françoise-Marie Boisdeveix. Sin da giovanissima si innamora perdutamente del giovane politico e rivoluzionario Camille Desmoulins, molto più grande di lei di undici anni. La famiglia di Lucile si oppone a questa unione: Camille è un uomo molto affascinante e si narra che sia anche un grande donnaiolo, mentre Lucile è una fanciulla irrequieta e testarda e vuole assolutamente e a tutti i costi sposarlo.
Di fronte a tanta ostinazione il padre di Lucile alla fine dà il suo consenso al matrimonio: Lucile Duplessis e Camille Desmoulins diventano marito e moglie il 29 Dicembre 1790, presso la Chiesa di Saint Sulpice, nel centro di Parigi. Dall’ unione matrimoniale nasce un unico figlio, Horace Camille.
Camille Desmoulins diviene ben presto una delle personalità aderenti alla rivoluzione francese opponendosi alla monarchia insieme a Georges Danton: vengono entrambi arrestati, processati e condannati alla ghigliottina il 5 Aprile 1794. Lo stesso giorno Lucile Duplessis viene anche lei arrestata con l’accusa di aver cospirato per liberare il marito.
Lucile, dalla finestra della prigione vede Camille Desmoulins, il suo unico e grande amore, salire sul patibolo ed essere ghigliottinato. E’ in quel momento che decide di seguirlo anche nella morte: si macchia, pertanto, dell’accusa di tradimento contro la corona, processata viene anche lei condannata alla ghigliottina.
Quando Lucile Duplessis sale sul patibolo, pochi giorni dopo la morte del marito, appare meravigliosamente serena: vuole solo ricongiungersi con il suo amato Camille. Un grande amore nella vita, un infinito amore nella morte.
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