Lucrezia Crivelli e il dipinto La belle Ferronnière

Lucrezia Crivelli (Milano, 27 Luglio 1452 – Canneto sull’Oglio, 27 Maggio 1508), giovane donna di origine milanese, è passata alla storia per essere stata l’amante di Ludovico Maria Sforza detto il Moro, Duca di Milano, a quell’epoca sposato con Beatrice d’Este.

Dopo Cecilia Gallerani, prima amante di Ludovico il Moro e modella per l’opera “La dama con l’ermellino “ del sommo maestro Leonardo da Vinci, Lucrezia Crivelli sembra che sia la musa ispiratrice del ritratto realizzato sempre da Leonardo da Vinci che ha il titolo francese di “La Belle Ferronnière”, attualmente a Parigi, presso il celebre Museo del Louvre.

Invero, Lucrezia Crivelli entra a far parte della corte degli Sforza in qualità di dama di compagnia di Beatrice d’Este, moglie di Ludovico il Moro, ma ben presto diventa l’amante di quest’ultimo sostituendo nel cuore di Ludovico la sua precedente amante, Cecilia Gallerani, allontanata dal Palazzo, a seguito del forti pressioni della moglie e della famiglia, in quanto incinta del figlio di Ludovico il Moro.

Successivamente nel 1497 anche Lucrezia Crivelli rimane incinta e dà alla luce il figlio di Ludovico il Moro, suscitando l’ira e il dispiacere della consorte Beatrice d’Este che tenta in tutti modi di allontanarla dal Palazzo.

Resta comunque un alone di mistero sull’opera “La Belle Ferronnière” : da un lato gli storici dell’arte hanno ipotizzato che il dipinto sia la raffigurazione di Lucrezia Crivelli, seconda amante di Ludovico il Moro, così come si è affermato per  “La dama con l’ermellino “ la cui modella è Cecilia Gallerani, prima amante di Ludovico e sia per la datazione del dipinto inquadrabile intorno agli anni 1490 – 1496, quando Lucrezia Crivelli si trova presso la Corte degli Sforza. Al contrario si è anche ipotizzato che dipinto è un possibile ritratto di Beatrice d’Este, moglie di Ludovico il Moro.

Al di fuori delle possibili ipotesi non ci resta che ammirare l’opera, frutto della genialità di Leonardo da Vinci, e trarre le nostre considerazioni personali.