Lungosenna autunnale è un dipinto (olio su tela), realizzato intorno al 1934 dall’artista ferrarese Filippo de Pisis, ed attualmente conservato presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma.
Luigi Filippo Tibertelli de Pisis, meglio conosciuto come Filippo de Pisis (Ferrara, 11 maggio 1896 – Milano, 2 aprile 1956), è stato un celebre pittore e scrittore italiano della prima metà del Novecento.
Filippo del Pisis nasce come scrittore e ben presto rimane affascinato dalla pittura metafisica dopo che nel 1915 conosce a Ferrara, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, fratello di Giorgio de Chirico e Carlo Carrà. La sua attività artistica e pittorica inizia più tardi: nel 1919 conosce Filippo Tommaso Marinetti, Giorgio Morandi e Vincenzo Cardarelli e nel 1925, a Parigi conosce Édouard Manet, Camille Corot, Henri Matisse oltre a Pablo Picasso e George Braque. Tutti incontri che segnano il suo percorso artistico con numerose esposizioni. Filippo De Pisis usa sovente il collage, secondo una tecnica derivata dal dadaismo, ma con intenzioni e risultati lirici.
Tra le sue opere più importanti occorre citare il Poeta folle, (databile al 1919), conservato nella Collezione Cardazzo, Venezia; L’ora fatale, (databile al 1919) conservata in Collezione Mazzotta, Milano; Natura morta marina con scampi (databile al 1926) e Natura morta marina con la penna (databile al 1953), Natura morta con le uova (databile al 1924), I pesci sacri (databile al 1924), Natura morta marina con la pavoncella (databile al 1927), Parigi con la fabbrica (databile al 1927), Grandi fiori (databile al 1930), conservati alla Pinacoteca di Brera di Milano; Le cipolle di Socrate (databile al 1926), conservato nel Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Filippo de Pisis” di Ferrara; Soldatino francese (databile al 1937) e La chiesa di Cortina (databile al 1937), conservati nel Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo; Gladiolo fulminato (databile al 1930), Natura morta con calamaio (databile al 1951) e Vecchio cadorino (databile al 1940), tutti conservati nel Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Filippo de Pisis” di Ferrara; L’archeologo (databile al 1928), conservato nella Galleria d’Arte Moderna di Genova; L’uomo delle stelle (databile al 1924), Paesaggio di Lers (databile al 1936), Zingari (databile al 1940), conservati nella Galleria d’Arte Moderna di Milano.