Marta Marzotto nasce a Reggio Emilia il 24 Febbraio 1931.
Stilista italiana dall’indole esplosiva e inarrestabile, esuberante ed estroversa, è la regina della mondanità e dei salotti, dell’arte e della politica, della moda e della charity.
Amata e invidiata, è una caparbia battagliera, bravissima a promuovere se stessa, come spiega nella sua ultima biografia, in cui racconta la sua vita: l’infanzia povera (ha origini contadine), il lavoro da mondina e il matrimonio degno di una favola.
Stilista ed ex modella, disegnatrice di gioielli e anche musa, ha lasciato un segno indelebile nella vita culturale del paese.
Nata Marta Vacondio, figlia di un casellante delle ferrovie e di una mondina, comincia a lavorare molto giovane per poi inserirsi nel mondo della moda a Milano, dove conosce il conte Umberto Marzotto.
Marta Marzotto conquista il pubblico con la sua follia, che trasforma in una qualità. Infatti la sua linea di moda si chiama “MARTA DA LEGARE”.
Nel 1991 firma un contratto con la Standa per la quale realizza abbigliamento femminile che riscuote notevole successo dal Nord al Sud elargendole notorietà su scala industriale.
Il segreto del suo successo sta nell’ “intercambiabilità” , ossia la possibilità, con soli tre capi, di mutare la foggia anche sei volte.
Il suo lavoro è alimentato da una natura ottimistica che le ha permesso di inventare e finanziare, ancor prima della collaborazione con la Standa, una piccola collezione venduta ad una famosa boutique di Rodeo Drive, a Los Angeles.
Terminato il contratto con la Standa, i suoi marchi continuano a mantenere alto l’interesse del pubblico, venendo mostrate a Milano collezioni di prêt-à-porter di stagione.
Il suo stile inconfondibile è caratterizzato da uno spirito folk, contaminato da abiti – costume orientaleggianti e influenzato da elementi tipici della cultura mistica buddista e zen.
Abile manipolatrice, con le sue collezioni è possibile trovare tessuti giovanesi, caftani turchi, motivi persiani e abiti – pareo che richiamano Gauguin.
Al marzo del 1998 risale la sfilata trionfo di una fantasia eccentrica e caratterizzata da piume di struzzo e cappelli vichinghi.
Marta Marzotto muore il 29 Luglio 2016 dopo una breve malattia, ma resterà intramontabile per la sua tenacia; d’altronde come lei stessa disse:
“io alla vita ho sempre sorriso, lei a me non sempre”
E ancora:
“io non ho età, sono immortale. Bloccatemi se siete capaci.”
Bellissimo articolo sul personaggio Marta Marzotto, un esempio di tenacia e ambizione( doti che dovrebbero possedere tutte le donne).
Una Grande Donna!