Natura del reato e personalità del soggetto

Natura del reato Esito positivo della prova Pensione di reversibilità durata della sanzione amministrativa della sospensione Violenza sessuale Accesso all'istituto della messa alla prova Programma di Trattamento Decreto di citazione a giudizio Durata del lavoro Revisione dell'assegno di divorzio Sospensione della patente di guida e confisca Prognosi favorevole Interpretazione del contratto Revoca della sanzione sostitutiva sostitutiva Irrilevanza Pronuncia di addebito Integrazione o modificazione del programma di trattamento Oblazione Quantificazione della sanzione amministrativa accessoria Verità della notizia Competenza territoriale Lavoro di pubblica utilità Esimente del diritto di satira Critica Sentenza di non doversi procedere Revoca della pena sostitutiva del lavoro di Tradimento e risarcimento del danno Contraffazione Contraffazione grossolana Danno cagionato da cosa in custodia Diniego dell'applicazione dell'istituto della messa alla prova Programma di trattamento e Pubblicazione di foto Trasferimento del lavoratore subordinato Modifica del programma Trasferimento del lavoratore contratto preliminare ad effetti anticipati Espressioni denigratorie Revoca dell'ordinanza di sospensione del procedimento Impugnazione avverso la sentenza di estinzione del reato Incapacità naturale Messa Medico del lavoro Abbandono della casa coniugale Messa alla prova presentata nel giudizio di secondo grado Spese a carico dell'usufruttuario L'ordinanza Pettegolezzo Sospensione della prescrizione Addebito della separazione La caparra confirmatoria Iscrizione di ipoteca Assegno divorzile Rimessione in termini Diritto di satira Programma di trattamento Prestazione di attività non retribuita Diritto di cronaca giudiziaria Circostanze aggravanti Diritto morale d'autore Reato di diffamazione tramite la rete internet Decreto penale di condanna e Impugnazione dell'ordinanza di rigetto Giudizio abbreviato e sospensione del procedimento per messa alla prova tollerabilità delle immissioni Vizi della cosa locata Diffamazione Diffamazione tramite la rete Internet Preliminare di vendita Casellario giudiziale Rilascio dell'immobile locato lavori di straordinaria amministrazione Garanzia per i vizi revoca della sanzione sostitutiva Paternità dell'opera Esimente della verità putativa Pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale Diritto di cronaca Sincronizzazione Animali da compagnia Traduzione Obbligazione naturale Modifica del programma di trattamento Format di un programma televisivo Plagio Giurisdizione Relazione investigativa Responsabilità dei genitori, dei tutori, dei precettori e dei maestri d'arte Detenzione del bene Discriminazione direttaLa Suprema Corte di Cassazione con la sentenza che si riporta in commento affronta la questione inerente la sospensione del processo con messa alla prova, la quale deve essere disposta sia con riferimento alla idoneità del programma di trattamento, ma anche alla natura del reato e alla personalità del soggetto secondo i parametri di cui all’art. 133 C.p. al fine della formulazione di una favorevole prognosi.

Nel caso di specie veniva impugnato il provvedimento di sospensione con messa alla prova dinanzi alla Corte di legittimità da parte del Pubblico Ministero affermando l’elusione del disposto dell’art. 464-quater, comma 3, C.p.P., in forza del quale, tenendo conto dei parametri di cui all’art. 133 C.p., deve essere valutata l’idoneità del programma e congiuntamente deve essere formulato un giudizio prognostico in ordine alla futura commissione di ulteriori reati.

Deve al riguardo rilevarsi che l’istituto della messa alla prova è volto ad assicurare la risocializzazione del reo attraverso un percorso che deve tener conto della natura del reato, della personalità del soggetto e delle prescrizioni imposte, così da consentire la formulazione di un favorevole giudizio prognostico.
In particolare l’art. 464, quater, comma 3, C.p.P. prevede espressamente che il Giudice in base ai parametri di cui all’art. 133 C.p. deve giudicare idoneo il programma di trattamento e congiuntamente deve ritenere che l’imputato si asterrà dal commettere ulteriori reati (sul punto si rinvia a Cass., Sez. 4, n. 8158 del 13/2/2020; Cass., Sez. 5, n. 7983 del 25/10/2015).
Ciò in effetti si correla alla peculiare natura dell’istituto, da un lato connotato dal fatto che l’imputato rinuncia al processo ordinario trovando il vantaggio di un trattamento sanzionatorio non detentivo e dall’altro dal perseguimento di scopi specialpreventivi in una fase anticipata, in cui viene “infranta” la sequenza cognizione-esecuzione della pena, in funzione del raggiungimento della risocializzazione del soggetto (come posto in luce da Cass., Sez. U. n. 36272 del 31/3/2016).
In tale prospettiva deve dunque segnalarsi che (come rilevato nella sentenza n. 91 del 2018 della Corte Costituzionale) “il trattamento per sua natura è caratterizzato dalla finalità specialpreventiva e risocializzante che deve perseguire e deve perciò essere ampiamente modulabile, tenendo conto della personalità dell’imputato e dei reati oggetto dell’imputazione“.

Corte di Cassazione Penale Sent. Sez. 6 Num. 31900 Anno 2020

2 thoughts on “Natura del reato e personalità del soggetto

  1. LUCA ha detto:

    Buongiorno avrei bisogno di un’informazione.
    Sono titolare di uno studio dentistico, l’odontotecnico che collabora con me mi ha rilasciato dei certificati di conformità su lavori da lui fatti non veritieri in quanto dichiara che sono stati usati dei materiali (oro) in una determinata percentuale è questo non corrisponde al vero avendoli fatti analizzare.
    Chiedo quindi quanto tempo ho per poterlo eventualmente denunciare.
    Grazie per una cortese risposta.

    1. Avv. Francesco Meatta ha detto:

      Egregio Signore
      Il termine per proporre una denuncia penale è quello di tre mesi di tempo dal giorno in cui si ha avuto conoscenza del reato. Scaduto detto termine si verifica la decadenza del diritto di proporre la denuncia penale.
      Cordialmente
      Avv. Mariafrancesca Carnevale

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