Il Palazzetto di Tizio di Spoleto si trova all’angolo tra Piazza di Sant’Eustachio e Via della Palombella, nel rione Sant’Eustachio e risale al Cinquecento.
Il palazzetto a due piani, di architettura manierista, è stato costruito verso la prima metà del XVI secolo per Tizio da Spoleto, il maestro di camera del cardinale Alessandro Farnese, eletto Papa Paolo III (sugli architrave delle finestre è raffigurato il giglio, simbolo della famiglia Farnese).
La caratteristica principale del Palazzetto di Tizio di Spoleto è costituita dalla facciata esterna, riccamente decorata con un ciclo di affreschi attribuiti ai fratelli Tadeo e Federico Zuccari che raffigurano la vita di Sant’Eustachio, un generale romano che durante una battuta di caccia si rifiutò di uccidere un cervo quando vide una croce sulla sua testa. Tale episodio comportò la sua conversione al cristianesimo a cui fece seguito il martirio sotto l’imperatore Adriano.
Tra le scene principali sono raffigurate il Battesimo e il Martirio di Sant’ Eustachio.
Il Palazzetto di Tizio di Spoleto appartiene alla categoria degli edifici istoriati della città di Roma, unitamente una una serie di Case e Palazzi che presentano le facciate esterne decorate con affreschi e graffiti, come il Palazzo Massimo Istoriato sito a Piazza de’ Massimi, una piccola e tranquilla piazzetta posta a ridosso della ben più celebre e rinomata Piazza Navona, nel rione Parione, il Palazzo Milesi sito in Via della Maschera d’oro n. 7 e il Palazzetto Istoriato del Lancelloti sito in Via della Maschera d’oro n. 5 , nel rione Ponte, Casa Cellini sita in Vicolo Cellini numero 31, nel rione Ponte, la Locanda dei tre Re sita in Via del Pellegrino n. 65 e la Casa XVI del Capitolo Vaticano sita in Via del Pellegrino n. 66-67, nel rione Parione, le Stalle del Palazzo Orsini Pio Righetti in Via del Biscione 89, nel rione Parione, il Palazzo del XVI secolo in Via dei Giubbonari al n. 47, nel rione Regole e il Palazzo Ricci sito in Piazza de’ Ricci, nel rione Regola.