Sant’Antonio di Padova risuscita un morto. Opera di Andrea Sacchi

Sant’Antonio di Padova risuscita un morto Chiesa di Santa Maria Immacolata a Via Veneto

Sant’Antonio di Padova risuscita un morto. Opera di Andrea Sacchi

Sant’Antonio di Padova risuscita un morto è un dipinto (olio su tela, cm 290×200) realizzato tra il 1631 e il 1636 dal pittore romano Andrea Sacchi, ed attualmente conservato all’interno della Chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini o anche Chiesa di Santa Maria Immacolata a Via Veneto, situata a Roma, in Via Veneto, nel rione Ludovisi.

Andrea Sacchi (Roma, 30 Novembre 1599– Roma, 21 Giugno 1661) è stato un pittore italiano, tra i più rinomati ed apprezzati del Seicento romano, collaboratore di Guido Reni e di Pietro da Cortona. La sua formazione artistica avviene presso la bottega del Cavalier d’Arpino prima, e di Francesco Albani, dopo. Tra le sue opere romane occorre citare il dipinto la Morte di sant’Anna per la Chiesa di San Carlo ai Catinari nel rione Sant’Eustachio, la pala d’altare raffigurante Sant’Isidoro e la Vergine Maria nella Chiesa di Sant’Isidoro a Capo le Case, nel rione Ludovisi, la Visione di San Romualdo e la Messa di San Gregorio presso la Pinacoteca Vaticana, e l’affresco de La Divina Sapienza nel Palazzo Barberini.

Il dipinto Sant’Antonio di Padova risuscita un morto viene realizzato dal pittore romano tra il 1631 e il 1636 su commissione del Cardinale Antonio Barberini e viene collocato nella quinta cappella della navata laterale destra, denominata per l’appunto Cappella di Sant’Antonio da Padova, della Chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini o anche Chiesa di Santa Maria Immacolata a Via Veneto.

Il dipinto Sant’Antonio di Padova risuscita un morto raffigura sulla tela, il santo in piedi con le braccia aperte: con il dito della mano destra indica il cielo, ovvero il potere divino, e con l’altra stringe la mano dell’uomo risuscitato, mentre nella parte alta sono raffigurati una coppia di angeli sospesi nel vuoto. Intorno alla scena principale sono dipinti alcune figure umane che palesano il loro stupore dinanzi al miracolo.

La semplicità compositiva dell’opera viene arricchita dall’espressività delle figure umane, dalla varietà cromatica del paesaggio sullo sfondo e dalla luce che si infrange sull’uomo risuscitato.

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