
Pietà. Opera di Giovan Battista Gaulli detto il Baciccia. Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, Roma.
La Pietà è un dipinto (olio su tela) realizzato nella seconda metà del Seicento, nel 1667 circa dal pittore genovese Giovan Battista Gaulli detto il Baciccia ed attualmente conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, Roma.
Giovan Battista Gaulli detto il Baciccia (Genova, 8 Maggio 1639 – Roma, 2 Aprile 1709) è stato un celebre pittore italiano, annoverato tra gli artisti più rinomati del Barocco non solo romano, nella seconda metà del Seicento. Molto vicino alla cerchia di Gian Lorenzo Bernini, Giovan Battista Gaulli detto il Baciccia nel 1657 si trasferisce a Roma dalla nativa Genova e diviene ben presto uno dei suoi più fedeli collaboratori. Ed è proprio grazie all’intervento del Bernini, che il pittore genovese realizza tra il 1674 e il 1679 la decorazione della cupola e della volta nella Chiesa del S.s. Nome di Gesù o semplicemente Chiesa del Gesù, nel rione Pigna, con l’affresco raffigurante il “Trionfo del nome di Gesù“, (di cui il dipinto, quale modello preparatorio raffigurante Il trionfo del nome di Gesù (databile intorno al 1672) conservato presso la Galleria Spada di Roma. Il suddetto affresco è definito il suo più grande capolavoro unitamente all’affresco raffigurante il Trionfo dell’Ordine Francescano (databile al 1707) conservato nella volta nella Basilica dei Santi XII Apostoli a Roma. Accanto a tale opera occorre citare La Vergine in preghiera (L’Annunciata) Sant’Andrea, l’ Autoritratto e la La Fortezza e la Carità tutti conservati presso il Museo di Palazzo Chigi di Ariccia, Roma.
La Pietà è un’opera giovanile del Baciccia realizzata nel 1667 circa per il cardinale Flavio Chigi e raffigura il corpo del Cristo poggiato sul grembo della Vergine, abbandonato alla morte con il capo reclinato all’indietro. Il panneggio bianco che copre il corpo del Cristo e le vesti della Vergine creano un effetto ondulatorio che donano il equilibrato movimento alla composizione nel più ampio stile del barocco.
Sul lato destro due angioletti assistono alla scena, uno dei quali stringe la mano del Cristo, indicando la ferita lasciata dai chiodi.
L’opera richiama, sotto il profilo compositivo il celebre dipinto di Annibale Carracci, la “Pietà“, databile al 1600, attualmente conservato presso il Museo Nazionale di Capodimonte a Napoli. Entrambe le opere richiamano la famosa Pietà Vaticana di Michelangelo Buonarroti.