San Pietro battezza il centurione Cornelio è un dipinto (olio su tela, cm 173×99) realizzato verso la fine del XVII secolo (1710- 1711 circa) dal pittore marchigiano Carlo Maratta ed attualmente conservato presso il Museo di Palazzo Chigi di Ariccia (Collezione Lemme), Roma.
Carlo Maratta (o anche Maratti, Carlo, Camerano, Ancona 1625- Roma, 1713) è stato un celebre pittore e restauratore italiano, operante soprattutto nella seconda metà del Seicento. Marchigiano di nascita arriva a Roma ancora giovanissimo e acerbo, formandosi presso la prestigiosa bottega di Andrea Sacchi. La sua arte e la sua pittura diventa, col tempo, l’eccellente risultato della combinazione del classicismo e del barocco. Invero nella pittura di Carlo Maratta, il classicismo di Sacchi e di Raffaello si combina con lo stile barocco di Gian Lorenzo Bernini e di Pietro da Cortona, elevandolo tra i principali artisti e pittori maggiormente richiesti e operanti a Roma della seconda metà del Seicento.
Il dipinto San Pietro battezza il centurione Cornelio è una delle ultime opere di Carlo Maratta, eseguita in collaborazione con l’allievo Andrea Procaccini; si tratta del modello per la pala d’altare della Cappella delle Fonti Battesimali della Basilica di San Pietro, attualmente sostituito da una copia in mosaico, mentre la tela viene trasferita, tra il 1740 e il 1742, nella Chiesa di San Francesco ad Urbino.
L’opera raffigura San Pietro, in primo piano, nell’atto di battezzare il centurione romano Cornelio, che si converte al cristianesimo, circondato da un gruppo di persone che assiste al battesimo. La scena è inserita in una architettura classica con archi, colonne e capitelli e dove emerge un raffinato classicismo sia nella composizione che nella gamma cromatica. In basso si intravede il fonte battesimale, mentre nella parte alta dell’opera aleggia la colomba dello Spirito Santo.