Santa Cecilia suona la spinetta. Opera di Orazio Gentileschi

Santa Cecilia suona la spinettaSanta Cecilia suona la spinetta è un dipinto (olio su tela, cm. 90 x 105) realizzato tra il 1618 e il 1621 dal pittore toscano Orazio Gentileschi (padre della famosa pittrice Artemisia Gentileschi), ed attualmente conservato presso la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia.

L’opera viene rinvenuta nel 1973 nel Monastero di San Francesco a Todi, viene acquisita nel 1976 dalla Galleria Nazionale dell’Umbria e viene attribuita al pittore pisano Orazio Gentileschi, (Pisa, 9 Luglio 1563 – Londra, 11 Settembre 1639), prima tardo manierista e successivamente annoverato tra i maggiori esponenti del Caravaggismo in Italia ed in Europa.

Il dipinto Santa Cecilia suona la spinetta raffigura in primo piano la santa nell’atto di suonare la spinetta con accanto l’angelo, su un fondo completamente scuro. Le due figure sono molto ravvicinate, Santa Cecilia, nell’elegante abito rosso, ha una corona di fiori sul capo e mostra una grazia e una armonia compositiva e cromatica; l’angelo, dall’aspetto femminile, è accanto alla santa e tiene in mano lo spartito musicale.

Il Caravaggismo del toscano Orazio Gentileschi, acquisito dallo stesso a Roma, appare molto più moderato rispetto a quello di Michelangelo Merisi, e come accade nel dipinto in questione, le figure hanno una maggiore delicatezza espressiva e sussiste una corrispondenza armonica tra i singoli elementi compositivi.

Rientra pienamente nello stile caravaggesco l’uso degli effetti di luce, che dell’alto taglia in obliquo la tela, illuminando i volti di entrambe le figure, su un fondo completamente scuro.

Un seconda versione del dipinto Santa Cecilia suona la spinetta, incentrato sempre sul medesimo soggetto, dal titolo Santa Cecilia e l’angelo (databile 1617-1627 circa) si trova nella National Gallery of Art di Washington. Questa seconda versione viene sempre attribuita al pittore pisano Orazio Gentileschi (sebbene sussistono alcune riserve da parte della critica) presenta però alcune varianti compositive in primis l’organo al posto della spinetta e la mancanza della ghirlanda di fiori sul capo della santa.

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