“Schiaccianoci e il re dei topi”
Progetto finanziato dal Consiglio regionale del Lazio e dal Garante dei Detenuti
L’Associazione Aletes Onlus si pregia di aver avviato dal mese di Dicembre 2019 fino alla fine delle feste natalizie una nuova attività progettuale destinata a giovani ragazzi detenuti presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Casal Del Marmo di Roma.
Ci teniamo preliminarmente a sottolineare come questa attività progettuale si è resa possibile grazie al contributo economico del Garante dei Detenuti della Regione Lazio che ha inteso supportare questa entusiasmante esperienza volta alla formazione, alla rieducazione e reintegrazione sociale di giovani ragazzi, minori e adulti, in regime di detenzione.
L’attività progettuale nasce dall’esigenza di offrire ai giovani ragazzi in regime di detenzione un percorso culturale, storico e artistico, incentrato sul famoso racconto di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann dell’anno 1816, con l’obiettivo di re-interpretarlo attraverso delle illustrazioni pittoriche, immagini in bianco e nero o a colori.
Lo “Schiaccianoci e il re dei topi” è un racconto fiabesco, melodico e di stile natalizio, dello scrittore tedesco Ernst Theodor Amadeus Hoffmann. Il romanzo è ambientato nella sera della vigilia di Natale quando tra i regali per i bambini, i piccoli Clara-Marie e Fritz, compare anche uno Schiaccianoci (nella specie, un pupazzo di legno raffigurante un soldato che con le mascelle rompe le noci). Da questo evento prende vita, durante la notte, la feroce battaglia tra il re dei topi che guida l’esercito di roditori e lo Schiaccianoci, che diventa il generale dei soldatini, sul terreno della procace fantasia infantile. Quel dono, lo schiaccianoci, così singolare e insolito per dei bambini in tenera età, diventa il meccanismo con il quale valorizzare la differenza, la diversità, come ausilio e non come contrasto.
Il racconto esprime tra le righe le caratteristiche fondamentali del Romanticismo ottocentesco, rispetto ai quali E. T. A. Hoffmann è uno dei principali esponenti. Invero, i valori e gli ideali romantici dell’Ottocento, che si affermano come reazione al cupo Medioevo, costituiscono la base per contrastare il nichilismo dell’era contemporanea, dalle crisi politiche e sociali fino all’alienazione tecnologica.
In tale ottica si è inteso intraprendere un percorso di educazione storica e culturale (e sotto alcuni profili anche linguistica), basato sulla lettura e sulla rielaborazione artistica del testo narrato, tenendo presente che una opera letteraria è, essa stessa, una opera d’arte al pari di qualsiasi altra produzione artistica.
Dall’analisi del testo narrativo si è poi proceduto verso la fase successiva, prettamente esecutiva e manuale, nella quale sono state realizzate delle illustrazioni pittoriche, in bianco e nero o a colori, con l’obiettivo di rielaborare ex novo la struttura del racconto, e dare vita ad una sorta di “graphic novel” attraverso singole immagini.
Non ci resta che ringraziare il Consiglio Regionale del Lazio e il Garante dei Detenuti per aver reso possibile, attraverso il loro contributo economico questa entusiasmante esperienza progettuale.