Il Trittico di Appignano è un dipinto (tempera su tavola, cm 155 x 195) realizzato tra il 1500 e il 1549 dal pittore laziale Nicola Filotesio, detto Cola dell’Amatrice, ed attualmente conservato presso la Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno.
Nicola Filotesio, detto Cola dell’Amatrice (Amatrice, 9 settembre 1480 o 1489 – Ascoli Piceno, 31 agosto 1547 o 1559), è stato un celebre pittore, architetto e scultore italiano del periodo rinascimentale. Si forma presso il pittore Dionisio Cappelli, originario di Amatrice, e il suo lavoro si concentra nell’Italia Centrale, e soprattutto nelle marche, nella provincia di Ascoli Piceno, ereditando l’arte di Carlo Crivelli e ispirandosi, successivamente, a Raffaello e a Michelangelo, dopo un soggiorno romano.
Tra le sue opere principali occorre citare i dipinti raffiguranti il Trittico di Piagge (o Madonna con il Bambino e i Santi Bartolomeo, Marco, Caterina d’Alessandria e Lucia, Cristo in pietà), il Redentore, il Polittico di San Francesco, la Madonna Addolorata e San Giovanni evangelista, l’Istituzione dell’Eucarestia tutti conservati nella Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno; la Pala di Campli (databile al 1510), la Pala di Folignano (databile al 1512) e la Pala di San Vittore (databile al 1514) conservata al Museo Diocesano di Ascoli Piceno; la tavola per l’altare maggiore della Chiesa di San Francesco, Ascoli Piceno (anno 1516); La sacra famiglia, (databile al 1519), conservata nella Pinacoteca Vaticana di Roma.
Come architetto realizza nel 1525 la facciata della Basilica di San Bernardino a L’Aquila, la facciata posteriore del Palazzo dei Capitani del Popolo di Ascoli Piceno e la facciata del Duomo di Ascoli Piceno o Cattedrale di Sant’Emidio; il Portale laterale della Chiesa di San Pietro Martire, Ascoli Piceno (anno 1523).
Il Trittico di Appignano raffigura la Vergine in trono con Gesù Bambino e ai lati San Giovanni Battista e San Pietro, all’interno di una cornice di legno dorata.
Il trittico proviene dalla chiesa di Appignano del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno.