La Cappella Chigi si trova lungo la navata di sinistra della Basilica di Santa Maria del Popolo a Roma, nel rione Campo Marzio.
La Cappella racchiude i lavori dei più grandi artisti del Rinascimento italiano e del Barocco romano, come Raffaello, Sebastiano del Piombo, Francesco Salviati, Lorenzo Lotti detto il Lorenzetto, Raffaello da Montelupo, Raffaello Vanni, Luigi de Pace e il celebre Gian Lorenzo Bernini.
Nel 1507 la Cappella Chigi, viene donata dal papa Papa Giulio II (Giuliano della Rovere) al facoltoso banchiere senese Agostino Chigi, detto il Magnifico, amante e collezionista d’arte, quale mausoleo di famiglia.
Intorno al 1513 il banchiere Agostino Chigi commissiona a Raffaello l’incarico di decorare la cappella (il pittore urbinate aveva già lavorato nella villa del banchiere senese sita nella zona di Trastevere, ovvero Villa Farnesina). Raffaello nella realizzazione della struttura architettonica trae ispirazione dal progetto del Bramante per la Basilica di San Pietro, ponendo un grande arco all’ingresso della cappella.
La Cappella Chigi viene costruita tra il 1513 ed il 1514 dal Lorenzetto su progetto di Raffaello e successivamente completata tra il 1652 ed il 1656 dal Bernini per il cardinale Fabio Chigi (futuro Papa Alessandro VII).
La Cappella Chigi custodisce al suo interno la pala d’altare la “Nascita della Vergine”, realizzata, su lastre di ardesia con la tecnica della pittura a olio, nel 1532 dal pittore veneziano Sebastiano del Piombo e successivamente terminata da Francesco Salviati. Il paliotto dell’altare raffigurante “Cristo e la Samaritana” è stato realizzato in bronzo nel 1522 dal Lorenzetto.
Nella parete destra della cappella si trovano, in apposite nicchie, le sculture in marmo raffiguranti il Profeta “Elia” (anno 1522), opera del Lorenzetto poi terminata da Raffaello da Montelupo, e “Abacuc e l’ Angelo” realizzata tra il 1656 e il 1661 dallo scultore e architetto Gian Lorenzo Bernini, il Monumento Funebre di Agostino Chigi (anno 1655 circa) del Bernini (già iniziato dal Lorenzetto e Raffaello da Montelupo su disegno di Raffello), e nella lunetta superiore si trova il dipinto Aronne (anno 1653) del pittore senese Raffello Vanni.
Nella parete sinistra della cappella si trovano le sculture “Giona che esce dalla balena” (anno 1522) del Lorenzetto su disegno di Raffaello e “Daniele e il leone” (anno 1655) del Bernini, il Monumento Funebre di Sigismondo Chigi (anno 1655 circa) di Gian Lorenzo Bernini (già iniziato dal Lorenzetto e Raffaello da Montelupo su disegno di Raffello) e nella lunetta superiore si trova il dipinto Davide (anno 1653) del pittore senese Raffello Vanni.
La cupola è decorata da cassettoni dorati, con mosaici raffiguranti Dio Padre creatore dell’universo eseguiti da Luigi Pace (anno 1516) su disegno di Raffaello. Nel tamburo si trovano gli affreschi Creazione e Peccato originale (anno 1550 circa) e nei tondi dei pennacchi Allegoria delle Stagioni (anno 1557) entrambi del pittore fiorentino Francesco Salviati.
Nel pavimento è contenuta la tomba di Fabio Chigi con un mosaico che riporta la scritta Mors ad caelos o anche Morte alata, realizzata su disegno del Bernini.